martedì 17 aprile 2018

Contaminazione


Ieri ho visto il film Come un gatto in tangenziale. La borghesia dapprima crea ghetti e barriere sociali di ogni tipo, poi s’inventa e finanzia film come questo, per assolversi, per creare aspettative e nuove illusioni di inclusione e di “contaminazione” per classi sociali subalterne e globalmente senza avvenire. Non una chiarificazione dei problemi esistenti, delle contraddizioni economico-sociali, bensì una guerra ideologica a tutto campo e stravinta in partenza poiché ha il privilegio di conferire, nell’assenza di ogni e qualsiasi reale opposizione, sempre nuove sfumature alla realtà oltraggiosamente visibile, mistificando teoria e pratica del proprio dominio.


Il film esemplifica bene la gerarchia del potere che schiaccia gran parte dell’umanità. È un’inferiorità essenziale imposta in tutti gli aspetti della vita quotidiana, dai costumi ai pregiudizi, in cui ogni facoltà umana è allineata sul potere d’acquisto. Poi ci penseranno i fondi europei a integrare e trasformare sottoproletari e “ladre compulsive” in startup di pizza & samosa.

6 commenti:

  1. La borgatara sposa del manager... come Cenerentola.

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    1. la mamma "profumiera" in riferimento alla relazione della figlia tredicenne: «aver avuto degli ideali è servito a qualcosa ... noi l'abbiamo educata sempre a un gioioso approccio alla sessualità ... la nostra generazione ha fallito su tutto [tranne che sulle rendite di posizione] ... questo è un piccolo-grande muro che siamo riusciti ad abbattere ...».
      son bravi a mischiare e appiattire, tutto diventa di un'unico colore, mi risparmio di speificare il colore di che cosa

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  2. Proprio ieri sera, invece, ho cercato ossigeno ne "Il giovane Karl Marx".
    Pur essendo inevitabilmente semplificata all'ennesima potenza, ho trovato coraggioso e apprezzabile il tentativo di narrare per sommi capi la svolta epocale caratterizzata dalla transizione da un socialismo utopico e idealista, da un materialismo volgare e inevitabilmente piegato all'ideologia borghese, al materialismo dialettico e al socialismo scientifico.
    Poca roba ma, visti i miserabili tempi, ci si deve accontentare. Almeno nel campo dei "prodotti culturali".

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    1. grazie, questo giudizio aspettavo sul film che non ho ancora avuto modo di vedere
      sulla semplificazione intuivo, del resto si tratta pur sempre di un film
      grazie ancora

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    2. Immaginavo, attendo curioso le sue considerazioni :)

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  3. il potere nutre sempre la plebe con le favole, e spesso riesce a farci anche " buoni affari" facedo pagare anche " il biglietto".
    Devo solo notare una certa involuzione tra " costruire cattedrali" e fare " prodotti mediatici" ws
    ws

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