domenica 25 marzo 2018

Il frullatore elettorale


«Gli analfabeti funzionali o low skilled in Italia sono più del 47% della popolazione.

Con questo termine s’indica l’incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana: non sono in grado di comprendere le istruzioni di un frullatore, credono all’opinione di chiunque senza informarsi e ancora non sanno distinguere la figura del giornalaio da quella del giornalista [il banchiere dal bancario, il truffato dal truffatore, la luna dal pozzo, le perle dei pirla, ecc.].

L’Italia, ha ormai superato da decenni il gap dell’analfabetismo strutturale, ma detiene tuttora un record mondiale, posizionandosi al quarto posto dopo Indonesia, Cile e Turchia per distribuzione di analfabeti funzionali nel quadro dei 33 paesi partecipanti allo studio PIAAC.»

La fonte è il Sole 24 ore. Aggiungo: si tratta di persone che 1) hanno diritto di voto; 2) non di rado vengono elette in parlamento.

PS: senza voler fare la parte della maestrina dalla penna rossa, vorrei suggerire agli estensori dell'articolo, qui in parte riproposto, di evitare la virgola tra soggetto e predicato. Lascino questo genere di "incidenti" a noi blogger.

4 commenti:

  1. *Il ministro della P.I. BACCELLI nel 1894 nel fare il programma sulla nuova "Riforma della Scuola così si esprimeva nel suo preambolo:... bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una.........unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!"

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  2. Salve, è senza dubbio giusto concordare con quanto asserito dal suo post! Ma bisogna fare alcune modeste osservazioni. È vero che le classi dirigenti italiane hanno ininterrottamente sostenuto una politica culturale per mantenere il popolo “bue” sempre nell’ignoranza, negli ultimi vent’anni questo indirizzo politico è sempre più evidente!
    Ma è altrettanto chiaro che le “masse popolari” non dobbiamo considerarle totalmente stupide e idiote! Per esempio, nelle ultime elezioni hanno votato per le uniche alternative possibili, che poi siano scelte per partiti democratici e avanzati è tutta un’altra questione.
    L’analfabetismo io lo definirei “culturale” avanza e su questo non vi è dubbio! Ma ritenere il popolo totalmente privo di capacità di discernimento è un atteggiamento tipico degli intellettuali altezzosi che discettano dall’alto della loro confortevole posizione e in questo modo si avvolgono nella loro posizione e nei privilegi che le classi dominati gli attribuiscono, cattedre universitarie, prebende, posti nel giornalismo, e nei mass-media! In Italia storicamente le masse popolari sono state sempre nei momenti di crisi su posizioni avanzate, sono stati spesso gli intellettuali che hanno ampiamente tradito e come!
    Saluti

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    1. "ritenere il popolo totalmente privo di capacità di discernimento è un atteggiamento tipico degli intellettuali altezzosi che discettano dall’alto della loro confortevole posizione"

      Non credo sia questo il nodo centrale della questione. Il problema è stato ben esemplificato, invece, dal commentatore precedente, quando cita il programma del ministro Baccelli.

      L'analfabetismo funzionale, con tutte le sue sfumature e livelli di gravità, è da un lato un problema di "skills", e dall'altro un atteggiamento mentale. Esemplificando, da un lato vi è la oggettiva incapacità di comprendere un testo scritto di media complessità, dall'altra vi è la predisposizione mentale a non provare neppure a leggere e comprendere i testi.

      La figura dell'intellettuale nella sua Torre D'Avorio mi sembra davvero fuori luogo. Stiamo parlando invece della capacità di assumere un atteggiamento critico, di selezionare informazioni, di analizzarle rapidamente. Infine di saper leggere, comprendere e vagliare i testi (comprese le istruzioni del frullatore) tenendo sempre ben presente che ogni idea/opinione è per sua natura una parte del Tutto, nella sua infinita complessità.

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  3. E meno male che all'analfabetismo del popolo si contrappone la geometrica precisione del linguaggio del Legislatore:
    Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1992:
    "Il Ministero della Sanita' adotta il seguente regolamento: si intende per suino da macello l'animale della specie suina destinato ad essere
    macellato"

    Gazzetta Ufficiale, 16 gennaio 1992:
    "Per "sedile del conducente" s'intende il sedile destinato al conducente. Per vibrazione s'intende il movimento verticale ascendente e discendente del sedile del conducente"

    Art.1, legge 5 maggio 1966:
    "La parola "visibile" quando applicata ai fanali, significa visibile in una notte oscura con atmosfera chiara"

    Legge 9 gennaio 1991, n.10:
    "S'intende per nave da pesca (nave peschereccia, peschereccio) una nave adibita alla cattura di pesci, dei trichechi o di altri esseri viventi del mare"

    Decreto 323, governo Prodi:
    "All'art.15 del decreto legge 23 febbraio 1995, numero 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, numero 85, dopo il comma
    1 e' aggiunto il seguente: 1-bis: per le unita' immobiliari urbane oggetto di denuncia in Catasto con modalita' conformi a quelle previste dal regolamento di attuazione dell'art.2, commi 1-quinquies ed 1-septies, del decreto legge 23 gennaio 1993, numero 16, convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 1993, numero 75, si applicano le disposizioni di cui al comma 2-bis dell'art.12 del decreto legge 14 marzo 1988, numero 70, convertito con modificazioni dalla legge 13
    marzo 1988, numero 154, nonche' quelle di cui al primo periodo del comma 1"

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