martedì 7 novembre 2017

Un secolo, ma la questione centrale resta più che mai aperta



La Rivoluzione di Febbraio è stata un evento russo. La Rivoluzione d'Ottobre fu un evento che doveva cambiare il mondo. Quello che era stato solo un “spettro” che si aggirava per l’Europa nel 1847-‘48 ora esisteva come un governo rivoluzionario al potere in un paese immenso. Rosa Luxemburg, apprendendo della rivoluzione mentre era ancora in carcere, scrisse ad un amico dell’impazienza con cui attendeva i giornali del mattino per seguire gli sviluppi in Russia. Esprimeva, tra gli altri, dubbi sul fatto che la rivoluzione potesse sopravvivere di fronte all’opposizione armata dell'imperialismo mondiale, e tuttavia sulla grandezza dell'evento rivoluzionario non aveva dubbi.  

Sia Lenin che Trockij erano assolutamente convinti, nella situazione del conflitto bellico, che la rivoluzione bolscevica fosse il preludio di una rivoluzione europea e anzi mondiale. Non fu così. Qualche anno dopo Lenin prefigurò la durata della Nep (nuova politica economica) in decenni! La storia non fa salti. I bolscevichi vinsero perché erano gli unici ad essere veramente organizzati e determinati a portare a compimento la rivoluzione (che Paolo Mieli, il Toynbee italiano come qualcuno l’ha sarcasticamente definito, ha ridimensionato a “Putsch” !!), gli unici che posero la questione della pace immediata in termini espliciti.

La rivoluzione russa ebbe comunque un impatto mondiale. Non gli va però attribuita la responsabilità della nascita dei fascismi, cosa storicamente del tutto falsa. Senza la guerra il fascismo in Italia non ci sarebbe stato; senza la crisi del 1929 il nazismo sarebbe rimasto una curiosità storica, e il franchismo ebbe come avversaria una repubblica dove i comunisti e gli anarchici, almeno all’inizio, non avevano parte importante. La seconda guerra mondiale, come già la prima, nasce dalle contraddizioni in seno all’imperialismo.

Senza l’Urss, e dunque in assenza della Rivoluzione d’Ottobre, la storia d’Europa e del mondo sarebbe stata molto diversa, e non c’è dubbio che essa sarebbe stata ancor più tragica e dolorosa. Senza l’Urss anche il riformismo europeo del dopoguerra avrebbe avuto ben altra sorte, e con esso il welfare che abbiamo conosciuto. Che poi l’Urss non fosse un paese socialista, e che la rivoluzione d’Ottobre sia stata tradita dalle circostanze storiche, è cosa su cui si discuterà e scontrerà ancora a lungo.

Del resto, di quale democrazia e mondo libero stiamo parlando quando 8 individui detengono la ricchezza pari a quella di 3,7 miliardi di persone? Pertanto la questione sociale resta più che mai aperta, e le insanabili contraddizioni nelle quali si dibatte il capitalismo e la società borghese (strapotere monopolistico e finanziario, disoccupazione e precariato, povertà, disuguaglianze, inquinamento, guerre guerreggiate e minacciate) non solo non favoriscono risposte positive, ma anzi vanno in senso opposto.

6 commenti:

  1. Salve perfettamente condivisibile il commento con una piccola notazione: come affermò qualcuno le salve della Rivoluzione d'Ottobre indicarono la strada della libertà per i popoli dell'Asia e delle colonie. La rivoluzione d'Ottobre spezza le catene imperialiste e quelle di una visione eurocentrica della storia del mondo.
    Saluti Giuseppe Castronovo

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    1. In questo periodo in cui ricorre il centenario dell’Ottobre assistiamo alla stura mediatica del più vieto anticomunismo e del più falso storicismo. Vero è che la Rivoluzione in passato è vissuta anche di molti miti, ma oggi si sta esagerando con il fango. La Bugiarda, fondata da Scalfari, sta dando il meglio di sé. Tra l’altro nessuno ricorda l’aggressione subita dalla Russia bolscevica da parte delle potenze occidentali, compresa l’Italia che mandò i propri bersaglieri fino a Vladivostok.
      Ci si dovrebbe poi interrogare sul perché il partito comunista (sedicente tale) sia oggi, nonostante tutto, il secondo partito in Russia. Non si tratta solo di nostalgia.
      Saluti

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  2. "8 individui detengono la ricchezza pari a quella di 3,7 miliardi di persone"

    è solo la meritocrazia, calcolata tramite una funzione trascendente iperbolica del derivato quinto della velocità della luce diviso pi greco con opzione sulla ritenuta petrolifera del dollaro d'argento...

    insomma non sto a spiegare a voi che non capite di economia, andate a lavorare, perditempo!!!!

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    1. non trascurare il fattore "fortuna". lo studio della sua incidenza quale moltiplicatore dei patrimoni personali sarà premiato con il prossimo Nobel per l'economia

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    2. e chi lo trascura!?!?!? quel Nobel sarà MIO :) :)

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  3. Non dimenticherei molotov e ribbentrop come miccia che diede fuoco alle polveri

    L'ottobre oggi non può essere una storia da ripetere, come dicesti mesi fa, ma va visto come un prezioso evento come palestra di comunismo

    Difficile destreggiarsi con l'oggettivita sociale, anche per lè menti fini che ci provarono 100 anni fa
    , che non si accossero che distribuire la terra ai contadini mise il freno allo slancio internazionale e proletario-urbano di quei giorni

    Questo provoco' a sua volta alle loro spalle la rotazione in senso nazionalista del loro stesso partito, tanto per dire quanto poi alla prova dei fatti il fattore più maligno non ti sta davanti

    Anzi questo in parte spiega ildiffuso uso dell' accusa di tradimento che percorre la nostra storia per tutto il secolo fino ad oggi

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