domenica 30 luglio 2017

Sinistra marziana



Oggi non volevo scrivere nulla, ma una frase dell’editoriale dell’Eugenio nazionale mi ha messo davvero di buon umore. Eccola:

L'attuale classe dirigente del Pd, che ha credibilità, si compone di cattolici democratici e di sinistra marxiana, uniti insieme.

Neanche marxisti, ma addirittura marxiani!! Passi poi per la “credibilità”, nei riguardi di chi e di che cosa non si sa. Già lo vedo D’Alema telefonare a Bersani:

D.  – Pronto, Pierluigi?
B.  – Massimo, cazzo vuoi a quest’ora di notte, ti è entrata una mucca in camera da letto?
D. – Scusa, ma non riuscivo a prendere sonno, ripensavo alla nostra discussione di ieri sera. Ebbene ho trovato tra la corrispondenza di Marx ed Engels un carteggio molto interessante che riguarda la disputa tra Malon e Brusse (possibilisti), da un lato, Guesde e Lafargue (collettivisti), dall’altro. Pensavo che la cosa potesse interessare Giuliano in vista del nostro programma elettorale.
B. – Ah sì, conosco quella diatriba. Penso che potrebbe essere Valter a parlarne a Giuliano, ricordo che a suo tempo scrisse a tale riguardo un lungo articolo su Rinascita, una presa di posizione che fece molto discutere sia in segreteria che alla base del partito.
D. – Penso anch’io sia una buona idea quella di mettere la cosa tra le mani di Valter, è un caso che conosce bene e potrebbe trovare la chiave metodologica per ricomporre i due aspetti.
B. – Però c’è un problema …
D. – Pensi che Giuliano possa rintracciarvi la ripresa di metodi di applicazione …
B. – No, no. Non è di questo che si tratta. Mi riferisco a Valter. Ripensandoci, credo che in questo periodo non possa occuparsene poiché sta ultimando la sceneggiatura di un lungometraggio sull’infanzia di Rosa Luxemburg.


E via, marzianamente così.

5 commenti:

  1. "La pubblicità ingannevole è una forma di pubblicità che, con un messaggio falsato e distorto, esalta qualità che il prodotto non possiede, ingannando il consumatore."

    Ormai non saprei più come altro definire quello che scrive scalfari. ciao g

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  2. Mevio: facciamo il punto sul passaggio di fase che si sta realizzando. Ebbene, i due processi politici e sociali che hanno caratterizzato l’ultimo ventennio mi pare che si stiano concludendo: da un lato, la trasformazione del sistema politico-istituzionale e, dall’altro, la dissoluzione e trasformazione della sinistra.
    Caio: forse possiamo dire che al passaggio di fase corrisponde un passaggio di ciclo, nel senso che è ormai sotto i nostri occhi l’esaurimento del ciclo neoliberista. Eppure, che lo sviluppo capitalistico abbia un andamento ciclico ce lo avevano insegnato i nostri maestri, da Marx a Schumpeter, ma evidentemente ce lo siamo dimenticato.
    Mevio: e invece la soluzione neoliberista è stata assolutizzata, come se fosse l’approdo definitivo della storia del capitalismo. Ti ricordi quel dispositivo ideologi-co, denominato ‘fine della storia’, che fu allestito dopo la sconfitta del socialismo?
    Caio: come no? D’altronde, lo sappiamo, la funzione delle ideologie è quella di rovesciare e di occultare la realtà oggettiva. Sennonché la realtà, come ha detto qualcuno (forse uno specialista di fantascienza), è ciò che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.
    Mevio: ebbene, di fronte a una crisi economica mondiale in pieno dispiegamento, con una progressiva contrazione dello sviluppo e una conseguente perdita di
    competitività, non di questo o quel paese, ma dell’intero Occidente rispetto ad un resto del mondo che comincia a sfuggire alla sua egemonia, io vedo i segni di un risorgente primato della politica. Naturalmente, si tratta di una svolta che è funzionale agli
    equilibri e agli imperativi del sistema capitalistico e imperialistico, ma che crea, nel contempo, le condizioni per l’estensione di tale primato al campo delle forze antagonistiche.
    Caio: seguendo il filo della tua ipotesi, si potrebbe dire allora che le stesse guerre scatenate dagli Usa dopo l’11 settembre 2001 siano meno determinate dagli interessi economici che non dagli obiettivi geopolitici: come è stato detto acutamente, sono guerre la cui posta in gioco è il ‘fattore tempo’, ossia il ‘gap’, che si sta sempre più riducendo, fra la crescita del Drago cinese e la capacità di iniziativa e di controllo dei rapporti internazionali messa in campo dal Gigante americano. Insomma, stiamo assistendo ai prodromi di un ritorno del primato della politica, gestito dalla destra.

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  3. ...da cui il film "Marxisti su Marte" del pluri premiato regista Rokko Smitherson

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  4. Bah, Scalfari ha 94 anni.......gli altri menzionati no.

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