lunedì 5 giugno 2017

Questo caro paese



Lo stato della democrazia in Italia è presto detto. Non c’è un paese dell’Europa occidentale che negli ultimi decenni abbia cambiato tante volte la legge elettorale quanto l’Italia. Si appresta a farlo nuovamente e sempre in vista d’imminenti elezioni. A decidere della nuova legge elettorale sono: 1) un tizio che non è mai passato personalmente per il vaglio delle elezioni politiche, ossia l’attuale segretario del Pd, che se avesse mostrato un grammo di dignità sarebbe andato a nascondersi in una discarica dopo il 4 dicembre; 2) il proprietario di un impero mediatico, già condannato per reati da far morire di vergogna qualunque persona perbene, ma non lui; 3) un tipo, anch’egli pregiudicato, che ha fatto fortuna come papera divertente e poi ha fondato un movimento politico del quale decide anche il menu del pranzo. Il Parlamento sarà solo chiamato ad avvallare gli accordi raggiunti tra questi tre figuri. È questo il modo in cui ci si appropria della “democrazia” in questo caro paese. 

Naturalmente ciò che sta accadendo non può essere spiegato solo con il gusto aneddotico degli osservatori e polemisti borghesi, i quali provano a mettere del vino nell’acqua sporca con ipocrite manifestazioni di stupore e indignazione che devono durare fino alla pausa pubblicitaria. Al popolo pecorone non importa granché, si recherà alle urne nella convinzione che ciò rappresenti tutto sommato il male minore. La notte dopo le elezioni ognuno si proclamerà vincitore, ed in effetti chi avrà conquistato uno scranno potrà ben cantare vittoria e chi invece lascerà il posto si consolerà continuando ad intascare la manna con liquidazioni, vitalizi e altri incarichi ben remunerati. Il tutto pagato dalle tasche della marmaglia.



4 commenti:

  1. Questo suo post, potrebbe benissimo essere il "Manifest per il popolo astensionista". :)

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  2. Tutti ad applaudire quando siamo passati al "sistema paese" che ha soppiantato la società che almeno conservava qualche cosa di umano.Siamo entrati di botto nel turbocapitalismo dei monopoli,delle banche dell' 1% che se ne sbatte assolutamente delle persone e che comprando i politici TUTTI ancora continuano a fare quello che vogliono con il maggioritario,alla francese ,alla tedesca.... alla pecorina

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  3. Armi di distrazione di massa in ordine alfabetico:
    Farina, Festa, Fica, Forca, FOTO

    http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_giugno_06/rigopiano-macabra-corsa-selfie-basta-recintate-l-area-resort-7b0f8956-4aee-11e7-ac11-205c7f1cfc9f.shtml

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  4. Non c'entra direttamente con il soggetto del post, ma forse aiuta a capire perché siamo dove e come siamo. Sono usciti i diari segreti di Bruno Trentin, segretario della CGIL:

    http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_giugno_07/trentin-ecco-diari-segreti-critiche-leader-sinistra-de0e14f8-4bc7-11e7-bcad-6e8de384d9e7.shtml

    Niente da dire sulle critiche ai fantocci, nani e ballerine della politica e del sindacato negli anni in cui Trentin era al vertice della CGIL. Critiche meritatissime. Purtroppo però lui faceva, e come, parte di quello stesso ambiente che criticava nei diari. Un azionista amico ed estimatore di Ciampi - Ciampi, non so se mi spiego - a capo della CGIL. Via, sciò, vade retro il "determinismo marxista" che non si porta e non va mica bene: torniamo al giacobinismo, tra una passeggiata in montagna e una dolente riflessione sul mondo che va così storto, signora mia. E nel frattempo cominciamo, per "senso di responsabilità" (verso chi o cosa?), a firmare - con una lacrima sul viso e in grandi ambasce - le porcherie padronali che nel giro di vent'anni hanno portato la CGIL ad essere, di fatto, l'agenzia governativa che tiene fermi i lavoratori mentre il liberismo li massacra.

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