mercoledì 28 settembre 2016

Una lunga vacanza



Problema fondamentale che riguarda il ponte sullo stretto tra Calabria e Sicilia non è quello legato alle difficoltà di ordine ingegneristico, né la spesa, sia essa di 8,5mld oppure di 10 o 15 miliardi come sarà più probabile, né i tempi di realizzazione, poiché il ponte in sé prima o poi verrà ultimato, né ancora il rischio sismico, mareale o altro. Il problema vero sarà quello di dargli un nome che metta d’accordo un po’ tutti o quantomeno non scontenti troppi.

Infatti, non sarà possibile non intitolarlo a qualcuno o a qualcosa. E qui si presenterà già una prima grana, non potendolo intitolare a un personaggio legato alla Calabria o alla Sicilia. Il problema della rivalità mi pare evidente, e bisogna evitare il rischio di barricate. Né la Calabria e la Sicilia potrebbero accettare il nome di un personaggio estraneo per origine e storia alle due regioni. E anche chiamandolo, poniamo, ponte Garibaldi, la questione aprirebbe una diatriba, non solo locale, ma più in generale politica. Figuriamoci cosa ne direbbero, per esempio, quelli della Lega; e anche altri mestatori della politica e per spirito opposto. Personalmente credo il nome di Garibaldi fosse quello in mente alla buonanima di Craxi. Pace. Anche il nome di un santo o di una santa fomenterebbe uno scontro tra laici e cattolici, per non parlare di cosa direbbe l’UAAR. E poi quale nome di santo metterebbe d’accordo i devoti?



Insomma, per superare l’impasse è necessario abbandonare l’idea d’intitolare il ponte al nome di un personaggio. Anche i mitologici mostri di Scilla e Cariddi non sono adatti, nome troppo lungo e che darebbe adito alle malelingue per sparlare di tre mostri in uno. Non resta che un nome neutro. Ovviamente non quello fin troppo generico di Ponte sullo Stretto. Ponte dalla Libertà potrebbe andar bene e non scontentare troppi. Sennonché questo è già il nome di un altro lungo ponte, quello che collega Venezia alla terraferma. Ponte dell’Unità non troverebbe d’accordo Feltri, Sallusti, Belpietro e compagnia di riferimento. Per lo stesso motivo anche quello di Ponte della Repubblica. Pertanto, come dicevo all’inizio, non è una questione da prendere a gabbo quella del nome. Credetemi, anche se nessun politico l’ammetterà pubblicamente, quello del nome è il vero rebus che si frappone alla realizzazione dell’opera.


Non posso sottrarmi, a mia volta, dalla voglia di proporre una soluzione: sia chiamato Ponte del IV dicembre. Unito a quello dell’Immacolata regalerebbe una lunga vacanza.

8 commenti:

  1. La soluzione del problema confermata:

    "Non essendo questi ceti sociali in grado di unire le loro forze politicamente, potranno farlo almeno nel comune scontento. Sarà pur sempre un primo passo.": Ponte IV Dicembre.

    RispondiElimina
  2. E' una esemplificazioni della teoria niciana dell'Eterno Ritorno, si ricomincia: costi di progettazione dell'opera che ammontano ormai a..., situazione di ferrovie e rete idrica siciliane, geologia, la Salerno - Reggio, terremoto di Messina ecc. ecc. ecc.
    Dai fescennini a Eduardo, non ne usciamo più. Sfoghiamoci sulla tastiera.

    RispondiElimina

  3. Se non erro teniamo 90 parlamentari siciliani(verificare il dato).
    Cosa deve fare questo povero giovane toscano:'nuje simm' nate pe' canta' e faticamm' a fatica'

    RispondiElimina
  4. Risolviamo la questione in maniera drastica, non costruiamo un bel niente, costerebbe una follia, lo è già costato in multe pagate alla UE ed in milionarie consulenze, poi non vorrete mica che si faccia per accorciare i tempi di percorribilità ai mafiosi per passare in continente.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. i mafiosi per passare in continente usano le banche

      Elimina
    2. Per gli affari, ma per le gite con le nuove auto da centinaia di migliaia di euro e per i Rolex esibiti con braccio fuori dal finestrino.......certo gli interessi sono in buone mani. Aggiungo al post di cui sopra, in ER le morti per i tumori causati da pesticidi e vari veleni usati ad abundantiam in agricoltura e frutticultura hanno il triste primato mondiale, ma se ne parla pochissimo, Santarcangelo di Romagna ne è un triste esempio e l'età dei deceduti va dai pochi giorni, a nemmeno tanti anni e i cimiteri si allargano continuamente.

      Elimina
  5. L'idea del ponte lungo tra 4 e 8 dicembre garberebbe ai lavoratori.....un po' meno ai padroni......
    AG

    RispondiElimina