martedì 6 settembre 2016

Sciacalli e sciacalletti


Siamo troppo presi oggi a contare i capelli bianchi alle mummie riunitesi intorno a D’Alema per parlare di ciò che d’importante invece avviene. Francamente non mi ci trovo a spartire simpatia tra D’Alema e Renzi.

Del terremoto ci siamo già stufati. Dopo aver inviato sms da due euro e pacchi di pasta e carta igienica, dei buoni propositi di prevenzione antisismica riparleremo al prossimo infausto evento, cioè al massimo tra 5-6 anni. Ognuno facendo i propri scongiuri, ovviamente.

Sempre sulle prime pagine dei giornali, invece, troviamo la responsabile dei disastri della capitale, ossia Virginia Raggi. Il trevigiano Totila a suo tempo aveva miglior stampa. La cura Marino funziona.

Nei prossimi giorni sarà la volta delle pensioni, una nuova riforma in vista del referendum di dicembre (?). La platea da accontentare dovrà essere la più ampia possibile, anche solo una mancia o una promessa di elemosina in certi casi potrà bastare. Vedrete che si arriverà a un do ut des assai esplicito in tal senso.

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Abbiamo assistito all’ennesimo fallimento del G20, questa volta a Hangzhou in Cina. I cosiddetti “grandi” avrebbero dovuto trovare un modo per aumentare la crescita globale. Ognuno per la sua strada e si continuerà, per tentare di tenere in piedi il sistema, di pompare altre migliaia di miliardi nel sistema finanziario globale per stimolare l'espansione dell'economia reale, nonostante il fallimento di queste politiche monetarie.

Sintomatico che in condizioni in cui si prende atto che il problema economico centrale è la mancanza d’investimenti e della domanda, l’unica reale misura adottata miri a ridurre la produzione nel settore siderurgico globale, una misura evidentemente diretta contro la Cina.


Pur non nominando direttamente la Cina, il G20 ha deciso di istituire un Forum globale sulla sovrapproduzione di acciaio. Il provvedimento è stato fatto passare con la minaccia da parte dell'Unione europea che, se la Cina non era d'accordo, vi sarebbe stata una decisione negativa sulla richiesta di “status di economia di mercato” nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio.

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