giovedì 14 luglio 2016

Stragismo, mafia e corruzione


… una classe dirigente nazionale tra le più premoderne, violente e predatrici della storia occidentale, la cui criminalità si è estrinsecata nel corso dei secoli in tre forme: lo stragismo e l’omicidio politico, la corruzione sistemica e la mafia. Tre forme criminali che essendo espressione del potere sono accomunate non a caso da un unico comun denominatore, che è il crisma stesso del potere: l’eterna impunità garantita ai mandanti eccellenti di stragi e omicidi politici e ai principali protagonisti delle vicende corruttive.

Roberto Scarpinato, oggi Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Palermo, da un articolo del 26 agosto 2009, pubblicato sul Corriere della sera nella pagina degli spettacoli.


Lo stragismo non mi ricorda solo le vittime delle bombe nelle banche, sui treni, nelle stazioni, nelle piazze affollate, i depistaggi, le indagini e i processi infiniti, i colpevoli assenti o impuniti. La mia memoria va anche alle tante Bhopal italiane, alle decine di migliaia di vittime assassinate consapevolmente dai grandi gruppi industriali nazionali e multinazionali con l’acquiescenza ai vari livelli dello Stato, delle amministrazioni locali, dei responsabili sanitari. Va dunque alla memoria degli operai della Montedison-Enichem di Porto Marghera, alle vittime dell’ex Italsider ora Ilva di Taranto, del Petrolchimico di Brindisi, all’Ipca di Ciriè e la Sbic di Bergamo, alla Marlane di Praia a Mare, all’Acna di Cengio (i fanghi – 800mila t ­– sono finiti a Pianura, in Campania), alle migliaia di vittime della Eternit e Fibronit di Casale Monferrato. Eccetera.

E per quanto riguarda “la corruzione sistemica e la mafia” non penso solo a Provenzano, Cuffaro, Andreotti (solo fino al 1980), bensì alla sanità, agli interessi dei colossi farmaceutici, alle banche, alla finanza, alle baronie universitarie, ai ministeri, ai grandi gruppi editoriali, e a tutti i covi dove s’incontrano e s’intrecciano interessi di categoria, di casta, di classe.  




2 commenti:

  1. Il capitalismo è una malattia "strana".
    Vuole le sue vittime.

    caino

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  2. Icmesa, Seveso, specializzata in diossina

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