martedì 22 dicembre 2015

La banca dei miracoli


«Al simpatico suono di quelle monete la Volpe, per un moto involontario, allungò la gamba che pareva rattrappita, e il Gatto spalancò tutt'è due gli occhi, che parevano due lanterne verdi: ma poi li rinchiuse subito, tant'è vero che Pinocchio non s'accorse di nulla.»

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Ecco che ritorna Pinocchio, il Gatto cieco e la Volpe zoppa, il campo dei miracoli e naturalmente gli zecchini d’oro. Leggere l’articolo, prego. Delizioso. I passaggi più esilaranti:

… la signora millantava la capacità di ottenere rendimenti annui a doppia cifra dai patrimoni posti a sua disposizione, anche in anni nei quali prima le borse, poi le obbligazioni, poi i titoli di Stato, poi le materie prime avevano mostrato performance deludenti.

E poi:

… e i clienti facevano così la coda per rivolgersi alla professionista. Era un segreto non molto custodito, quello della “bancaria dei miracoli”, tanto che altri bancari della zona raccontano che talvolta i clienti arrivavano persino a imputare a loro, dipendenti dello stesso istituto o di altri, di non riuscire a raggiungere le performance della bancaria di Mirandola. I clienti venivano indotti a reinvestire al Credem somme provenienti da altri istituti.

Dal fantastico si passa al paranormale:

Come è possibile che questi non ne abbiamo avuto conoscenza per così tanti anni? Semplice: la “bancaria dei miracoli” sconsigliava ai clienti di aprire conti online, «perché c’è un costo aggiuntivo». Lei stessa provvedeva a “consegnare a domicilio” una volta al mese la “documentazione” ai clienti. Clienti ai quali, in parecchi casi, avrebbe fatto firmare un’autorizzazione a trattenere la documentazione postale della banca sulle singole posizioni in una casella postale situata all’interno della filiale, invece che a farsela trasmettere a domicilio.


Che spasso, questo sì che è un pezzo di alta letteratura! Nel Domenicale del Sole 24ore dovrebbero pubblicarlo e farlo illustrare da Roberto Innocenti. Solo Balzac o Gogol avrebbero potuto creare qualcosa del genere, non certo gli imbratta carte di oggi.

E ora naturalmente si parlerà di clienti truffati. Questa gente dovrebbero interdirla e non compatirla.

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