mercoledì 19 agosto 2015

Una terza opzione non c’è


Bisogna essere in totale malafede – oppure dei cretini – per non capire con quanta malafede la Germania abbia agito in questi tre lustri in Europa. Già in epoca non ancora troppo sospetta, ossia all’inizio del 2010, elencai, anche se solo per un determinato settore merceologico, cioè quello della fornitura di armamenti, il gioco sporco della Germania verso la Grecia. E ciò che vale per questa specifica ragione di scambio vale anche per tutto il resto e per tutti i paesi europei verso i quali, forte della sua struttura economica, la Germania realizza una non piccola parte del suo enorme surplus.

In sintesi, la Germania sapeva bene quello che faceva, ossia forniva corda e sapone all’impiccato. Lo sapevano benissimo le banche tedesche attraverso le quali fu erogato il credito che un piccolo e povero paese come la Grecia non avrebbe, già nel breve periodo, potuto onorare a fronte di acquisti cervellotici. E lo sapeva anche la Francia, se è per questo.



Non lo rivelo per migliorare lo standard di conoscenze di quelli che sono in totale malafede – e tantomeno a favore dei cretini – ma seguendo quel programma di riarmo, nero su bianco, già da quest’anno (2015) la piccola Grecia avrebbe costituito nell’ambito delle proprie forze armate la più potente forza corazzata d’Europa fuori dalla Russia! E a tale riguardo ci siamo già dimenticati gli scandali e i processi per le relative tangenti che hanno visto coinvolte personalità sia greche che tedesche! L’odissea dei quattro ultramoderni sottomarini Type 214 (classe Papanikolis), commissionati alla tedesca ThyssenKrupp Marine Systems AG (sviluppati dalla controllata Howaldtswerke-Deutsche Werft) tramite istituti di credito tedeschi, è un capitolo di per sé eloquente di tale demenziale situazione.

Poi la crisi ha ridimensionato il tutto, ma non annullato i programmi di riarmo (e su questi rapporti di scambio squilibrato l'industria e le banche tedesche continuano a puntare ancor oggi!). E dunque, dal lato economico di che cosa stiamo parlando se non di strozzinaggio? Si elenchino pure i gravi difetti della vittima, ma non si dica che lo strozzino è immacolato e virtuoso.

Scriveva proprio ieri il Sole 24ore:

… con l’euro l’Europa è diventata una realtà immanente in tutte le sue democrazie tanto da farne e disfarne i Governi, prima se ne prende atto e meglio sarà per tutti. Di alternative percorribili con strappi clamorosi non ce ne sono, se non al prezzo di disastri pesantissimi e assicurati.


Eccoci arrivati al punto vero della questione di cui dicevo alcuni giorni addietro: si tratta in ogni caso di pagare un prezzo pesantissimo allo strozzino, e a versare sangue saranno – scrivevo – anzitutto i soliti noti. Dati i rapporti di forza in Europa, date le gelosie reciproche di Francia, Italia e Spagna, una terza opzione non c’è.

5 commenti:

  1. Intanto la Grecia procede con le privatizzazioni. E guarda caso gli aereoporti se li è aggiudicati una società Tedesca ...

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  2. sapevano anche le "elites" greche ( che guardacaso hanno gia' portato tutti i loro soldi all' estero ) compresa quella " borghesia illuminata" usa a prestare i proprii rampolli a dirigere " l'asinistra" :-)
    Quindi colpevoli anche i greci; le "elites" di tradimento e il "popolo" di dabbenaggine, quantomeno per essersele non solo tenute ma addirittura " democraticamente" sottoscritte .

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    1. molto vero. tema che ho già trattato molte volte ed evito per non ripetere e annoiare. ciao

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  3. in realtà i tedeschi son stati i primi a capire che nei paesi periferici le riforme non erano possibili, cosa invece non chiara agli abitanti di quei paesi. Le riforme a quel punto son come sottomarini da piazzare alle oligarchie di quei poveri paesi abitati da ricchi.

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    1. lo sapevano benissimo che quel tipo di riforme in paesi come la Grecia non sono possibili (almeno nel breve-medio periodo e stante un sistema parlamentare). hanno giocato con la brace accesa finché gli è convenuto. la situazione greca è irreversibile.

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