martedì 4 agosto 2015

Make-up


Barak Obama, che tra meno di un anno e mezzo lascerà la stanza ovale, ha annunciato che gli Usa diminuiranno l’emissione di CO2 del 32% rispetto a quelle del 2005. Bravo. Sennonché non da subito, gli incentivi per rottamare le vecchie centrali a carbone, sviluppare solare ed eolico, e altre belle cose così, partono solo dal 2018 e i limiti entrano in vigore nel 2022, cioè quando Barak Obama sarà solo un ricordo. Con il prezzo del petrolio che crolla e il gas che te lo danno gratis è questo un annuncio alla Renzi. Senza contare che se vince un repubblicano …



E però il clima sta cambiando rapidamente, quali che siano le cause principali e quelle secondarie o collaterali. La produzione dell’olio di palma ha un impatto devastante nella deforestazione, e tuttavia nel XXI secolo non esiste nulla che possa fermare la fame di profitti dell’industria che impiega questa materia prima (non solo quella dolciaria). È un fatto incontestabile che per motivi di profitto si possano – del tutto legalmente, of course – innescare processi irreversibili della natura e tali da mettere a rischio l’umanità. Questo strano tipo di democrazia si chiama capitalismo.

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