giovedì 23 luglio 2015

La questione


Si ha notizia che la Cina sta acquistando enormi quantità di oro (ah vecchio ubriacone, avevi torto, com’è noto) e pare si stia sbarazzando dei titoli del Tesoro americano attraverso operazioni che passano per il Belgio. Ad ogni modo si tratta di dettagli che impegneranno le tastiere di chi crede di saperne di più.

Sta di fatto che nell'attuale fase storica il trionfo del capitalismo poggia (indiscutibilmente, cari i miei cantori) su un gigantesco castello si carta, un’infinita e intricatissima catena di sant’Antonio, comunque la si voglia chiamare nello slang tossico-finanziario, che inevitabilmente si spezzerà rivelando la follia del gioco, la realtà della grande truffa dei dementi a danno dei non vedenti.

I governi, dal canto loro, comprano tempo, non potendo far altro, impediti a risolvere anche le più banali controversie. L’abbiamo visto per ultimo con il caso ellenico. Si stampa denaro in cambio di titoli spazzatura e di promesse. E si tira innanzi (il debito italiano è aumentato, negli ultimi 3 anni e mezzo, da 1.907 a 2.218mld, grossomodo di oltre 80mld l'anno).

Dopo il crollo del sedicente comunismo, dopo aver spazzato via i cosiddetti partiti operai, dopo aver fatto tappezzeria del sindacato, coriandoli delle ideologie da sonnambuli, il solo crollo che sia parso indegno alla borghesia di segnalare è proprio quello della sua menzogna. Che però è nei fatti.

E anche la generazione di voci bianche che ne canta le lodi magnifiche e progressive è poco brillante, ben dimessa rispetto a quelle che l’hanno preceduta. Le discussioni filosofiche, senza mai arrivare a una concezione generale, il tipo di vita, le mode artistiche sono ridicole sotto tutti i piani. Nel discorso politico mostrano sicurezza di sé e però si avverte benissimo che loro stessi sospettano il peggio.


Ebbene sì, la questione non è se, ma quando.

17 commenti:

  1. Quello che mi preoccupa e' anche il come ,ma lo dico solo d a un punto di vista "puramente"individualistico..per via di quei pochi anni che mi restano..
    Piu'analizzo le diverse propagande e le rapporto con quelle pre-utimi conflitti mondiali ,concesso che la terza guerra mondiale e' gia' cominciata (il tentativo a parte dei Brics di scalzare il dollaro e' un atto di guerra ) sfido i buontemponi a dimostrare il contrario..
    Mi consola il fatto che rilevo la pochezza (iersera Mieli a la 7) di quei santoni moderni,che ancora non so bene se ci sono o ci fanno

    caino

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    1. ti restano pochi anni perché sei tra i selezionati per Marte?

      il quesito, a proposito di quei santoni, a dar retta ai loro emolumenti, non si pone

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  2. "I governi, dal canto loro, comprano tempo, non potendo far altro"

    tranne che riprendersi il controllo della moneta nazionale.

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  3. la questione non è se, ma quando.
    datosi che ne saremo certamente travolti ...speriamo più tardi possibile :-)

    Ma , a parte gli scherzi, le questioni di fondo per me, "figlio della classe lavoratrice, non sono ne il se ne il quando ma altre due :

    1) questo tempo così "guadagnato" rafforzera' piu' i "carnefici" che le " vittime" ? Perchè aldilà del sicuro massacro purtroppo temo piu' un "infinito inferno" che un "possibile paradiso "

    2) E sara' mai una vera "rivoluzione" ? o more solito ( datosi il solito indubbio "vantaggio competitivo" :-) ) ci ritroveremo al comando i rampolli di quelli che comandano oggi ? Perche' anche qui io sono infatti piuttosto pessimista vista la parabola di tanti sassontottini nati nella borghesia e ivi trionfalmente ritornati dopo un "formidabile trascorso comunista"

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    1. Per riassumere: la questione non è solo quando, è anche come. Ed è sul come che un fondato pessimismo sulla natura umana non può che farci temere il peggio. In teoria, proprio come potremmo già da un pezzo utilizzare la tecnologia per lavorare tutti molto meno e vivere tutti molto meglio, così potremmo passare da un sistema sociale barbarico ad uno umano e razionale senza guerre e stragi. Ma nel mondo degli umani, troppo subumani, le cose purtroppo non funzionano così.

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    2. caro Mauro, siccome ti stimo molto non mi aspettavo da te un simile commento, e del resto il "quando", e ciò lo chiarisco anche per altri, e riferito alla prossima grande crisi finanziaria. la trasformazione del capitalismo in qualcos'altro è un processo che riguarda un'epoca intera, non un fatto di qualche anno o decennio.

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    3. ma cosa intende esattamente per "capitalismo" ?

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  4. Cara Olympe,
    rispondo con ritardo altuo quesito su Marte.
    Purtroppo ero impegnato in un confronto serrato con la mia CPU che per ben quattro volte mi ha costretto ad un pareggio,portandomi inesorabilmente a quattro finali re e torre,contro re e torre.
    Poi le cure dell'orto mi hanno rubato altro tempo.
    Nel frattempo ho rinnovato la mia Opzione per Marte che era in scadenza proprio inquesti giorni...mentre solo ora si apprende da fonte Nasa ,che abbiamo un vero pianeta gemello a soli 1400 anni luce nella costellazione del Cigno.La notizia fa ben sperare,poiche'dopo la scoperta del Pentaquark,aumentano le possibilita'di sostituie i miei atomi di carbonio con atomi di silicio,e perche' no trasformarmi in pura informazione ottenendo due scopi
    1)fregare la mia Cpu
    2)raggiungere il pianeta Keplero in soli 1400 anni terrestri che mi paiono abbordabili
    caino

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  5. Dialogo tra un prete, un marxista e un uomo
    M: Il mondo è un disastro.
    P: Viviamo in una valle di lacrime
    U: verissimo, avete entrambi ragione.

    M: Di sicuro c’è che un giorno tutto questo cambierà
    P: Il figlio dell’uomo verrà a giudicare i vivi e i morti
    U: va bene, aspettiamo fiduciosi.
    P, M: cantano insieme l’inno alla Speranza.

    Speranza che sei nei cieli
    Speranza che sei sulla terra
    Tu sei la sola che ci sostieni
    E che nutri il cuore dell’uomo !

    U: mi sorge un dubbio: se tutto un giorno cambierà da sé oppure, come se, come dici tu, verrà il Giusto a giudicarci, come facciamo a sapere che cambierà in meglio oppure in peggio e come facciamo a sapere se andremo all’ inferno o in paradiso ?

    M, P : infatti non si può sapere.
    U: ma se non si può sapere se una cosa sarà positiva o negativa che senso ha sperare che avvenga ?

    P: eppure Dio non può che volere il bene dell’ uomo e quindi ha preparato per il mondo un destino di salvezza.
    M: Il senso della stroria sta in un costante sviluppo delle capacità produttive.
    U: sarà, ma nel frattempo cosa si può fare?
    P: Bisogna confidare nella divina provvidenza e leggere il Vangelo
    M: Bisogna confidare nell’ inevitabile sviluppo storico delle capacità produttive e leggere Marx.
    U: ma andate al diavolo vecchi bacucchi.

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    1. vedo che lei non ha di meglio da fare, ad ogni modo il "marxista" a cui lei allude è un marxista immaginario, un marxista che può nascere solo da una fantasia piccolo borghese come la sua. Un marxista non direbbe mai semplicemente: Il mondo è un disastro. Ne illustrerebbe le cause e le contraddizioni, individuerebbe le responsabilità, e indicherebbe i rimedi. Inoltre terrebbe conto del ruolo della soggettività nella storia, dunque della lotta di classe.

      Ma lei, che non considera uomini un prete e un marxista, che razza di uomo è? Questo è il mio ultimo commento alle sue provocazioni. La prego cortesemente di andare a rompere i coglioni tra i suoi pari.

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    2. un marxista "dovrebbe" proporre rimedi. Fatto sta che spessissimo non lo fa. Io, che mi definisco un allievo critico di Marx, qualche rimedio cerco di proporlo. In ogni caso, può sempre censurarmi oppure semplicemente non rispondere...

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    3. l'ultimo mio post, in cui rispondo a un lettore, è la dimostrazione che non ho la puzza sotto al naso e rispondo ai lettori che sanno di che cosa parlano

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    4. sì, ma di Marx ci possono essere interpretazioni diverse e poi perché dovremmo per forza discutere sub specie marxiana ?

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  6. Lei sovrastima l'uomo. L'unica cosa che lo muove è l'egoismo genico. In altre parole: chemmefrega a me se il mondo va a rotoli? Io no, e non mi importa se il modello attuale imploderà e quando. E anche quando accadrà io o i miei discendenti saranno in un posizione migliore di altri.

    Il fallimento del socialismo reale è principalmente imputabile alla pochezza della materia prima su cui è stato implementato.

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    1. non discuto la sua tesi, mi limito ad osservare che lei non ha idea dei motivi essenziali del fallimento del sedicente socialismo reale

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