giovedì 2 ottobre 2014

Non c’è più Olimpia ...


Ascoltavo questa mattina l’ottimo professor Paolo Simoncelli:

«La crisi, la morte dello Stato nazionale … non deve far dimenticare che le conseguenze, vale a dire la globalizzazione, il neoliberismo, eccetera, hanno portato alla liquidazione dell’intera tradizione umanistica; non c’è più la latina “traditio”: la “traditio” è la trasmissione di una cultura. Non c’è più il testimone da passare, non c’è più Olimpia; e Atene è stata sostituita da Francoforte, che ha comportato l’abrasione di qualsiasi retaggio d’identità culturale …».

È troppo tardi per piangere la scomparsa del nostro latinorum, sostituito dall’idioma anglosassone, per dolersi della scomparsa delle librerie sostituite da Amazon, troppo tardi per la nostra arte sostituita da surrogati come Pollock e Hollywood. Restano giusto le sagre paesane e la moda vintage per rievocare e inseguire un mondo che non esiste più.



Cerchiamo tutti un'impronta cosmopolitica alla produzione e ai nostri consumi? Ed è con essi che s’accompagnano le nuove coordinate culturali. È un processo antico, non è nuovo; ciò che c’è di nuovo è la rapidità e la facilità con il quale avviene date le comunicazioni infinitamente agevolate. Il capitalismo crea un mondo a propria immagine e somiglianza, e la concentrazione in poche mani della grande proprietà porta inevitabilmente come conseguenza necessaria la centralizzazione politica. Ed è così che i vecchi Stati nazionali sono stretti in un solo governo, una sola legge, entro una sola barriera doganale, una sola moneta, in un solo interesse di classe.


È una tendenza necessaria, inarrestabile, e tutto ciò che vi si oppone blandamente verrà spazzato via. E tuttavia il processo avviene dialetticamente, come in tutte le cose di questo mondo, laddove la contraddizione è universale, assoluta, e penetra tutti i processi dal principio alla fine. E ciò che è alla base dell’impetuoso sviluppo del capitalismo è anche alla base della crisi generale storica del modo di produzione capitalistico. Non è un atto di fede, è una tendenza di fondo verificabile logicamente, storicamente e perciò scientificamente (se non si hanno troppi pregiudizi ideologici).

1 commento:

  1. scientia ancilla theologiae
    vs
    theologia ancilla scientiae
    (processo dialettico).

    scientia vs theologia vs philosophia
    (processo trialettico).

    ancilla contra scientiam et theologiam
    (processo per direttissima).

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