venerdì 25 luglio 2014

Ad limina Gattopardorum


«Io non mollo», dice Renzi Matteo con rabbia e fastidio, contrariato dalla «dittatura delle opposizioni», come se l’ostruzionismo parlamentare fosse un’invenzione di regimi politici autoritari. Poi aggiunge: «Il gattopardo ha paura», con chiaro riferimento al Gattopardo di Tomasi. Ma se avesse letto il romanzo, se ne avesse compreso il senso, saprebbe che in tal caso ad incarnare il Tancredi di turno, ossia colui che afferma di voler cambiare tutto perché tutto resti come prima (altrimenti i garibaldini ti fanno la repubblica!), è proprio Renzi Matteo. Vuole incastonare il ruolo del parlamento sull'intreccio affari politica gestito direttamente dell’esecutivo. Non si tratta di un cambiamento, ma di una nuova egemonia, uno scompaginamento perché tutto resti come prima e anzi peggio. 


«Per il re, certo, ma per quale Re?», ebbe a dire «Il ragazzo in una delle sue crisi di serietà». Già, per quale Re? Perché l’elettorato, che già conta poco, non decida più nulla, e sia chiamato a sancire ciò che è stato imposto dall’alto, da quelle forze politiche che sono già regime da molti anni. Un voto elettorale che avrà ancor più e definitivamente un solo significato, come quell’antico plebiscito siciliano: «Ma se hai firmato tu stesso? Non lo vedi? È tanto chiaro! Devi fare come diciamo noi, perché, guarda la cambiale! La tua volontà è uguale alla nostra». Un regime politico che non muterà di segno se non per successivo restringimento di quel “potere sovrano” che nella carta è detto appartenere “al popolo” e che ora si vuol trasferire in blocco sotto il controllo del nuovo sovrano di turno.

2 commenti:

  1. ma io, a differenza della maggior parte dei gufi, non temo queste riforme, per quanto vigliacche (perché sono riforme da codardi, diciamocelo). E' tutta roba falsa e scadente, che non sta in piedi, come quelle macchine di cartone che si predisponevano per la visita dell'imperatore o fuehrer di turno... al primo colpo di cannone, via tutti.

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  2. 'Io non mollo' dice Matteo Renzi. Cosa non molla?
    Se fosse vero che SGC of China comprerà il 35% di Cdp Reti (30% Snam + 29.8 Terna); altra notizia da confermare una prossima partecipazione al 49% di Cassa D&P. Cosa potranno decidere in Cda? Riforme di che? Vedremo chi sarà il sovrano.

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