martedì 1 aprile 2014

Riforme da strapazzo


A letto per un raffreddamento, rammento quando il signor de Choiseul, nella mia stessa situazione, si faceva leggere per tutto il giorno dei racconti di fate, una lettura alla quale si dedicavano in molti allora nella Francia dell’ancien regime, trovandola non meno inverosimile di quanto non trovi io oggi le notizie di politica.

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Ieri mattina, epoca sempre memorabile per un governo italico, il consiglio dei ministri si è occupato nientemeno che di riformare il Senato. Si sono fatti portare un fornelletto, un po’ di brodo, del sale e del pepe, e quindi delle uova. Ed è a quel punto che con una buona dose di coraggio e di destrezza le hanno rotte; quindi, con precisione, girate a destra e a sinistra, in alto e in basso nella casseruola che poi hanno posto sopra la fiamma. Non s’era mai visto, a sentir loro, qualcosa di così perfetto e di così buono.

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I politici si spingono verso la catastrofe e noi cerchiamo in ogni modo di aiutarli col nostro torpore collettivo. A sentir loro si preoccupano di procurarci lavoro, non un lavoro necessario, tant’è che si lamenta una generale sovrapproduzione, ma del lavoro superfluo, anzi dannoso. Solo in una società schizofrenica e malata si può cercare di creare più salariati dove ce n’è già troppi, più merci laddove ristagnano i consumi. Ma come fai a spiegarglielo a uomini così disperati, convinti una volta di più che un’ora segnata dal destino batta i cieli della nostra epoca.

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Parliamoci chiaro, lo scopo fondamentale di questi politicanti raggrumati, di queste marionette dalla dichiarazione flessibile, di questa ineffabile tecnocrazia, è quello di decidere a chi sfilare i soldi, quali soldi, per chi li spenderà e per cosa. Fino a quando sentiremo legittimo l’obbligo di sottometterci a questi despoti, essi si sentiranno forti. Se su oltre quaranta milioni di adulti, un milione di essi occupasse Roma, e poi altri occupassero le principali città dicendo: siete circondati, non ci potete arrestare tutti, di qui non ce ne andremo fino a quando non ve ne andrete voi fuori dai coglioni? Invece andiamo come gregge a votare per i nostri tosatori. Sono loro che controllano i media, e con quelli possono decidere la situazione, come hanno dimostrato fin troppe volte.

5 commenti:

  1. < I politici si spingono verso la catastrofe> forse è un lieve refuso per 'ci' spingono >
    Il milione di popolo occupante Roma con le rispettive filiali provinciali conserva delle accorate assonanze con l'ultimo Messaggio da Medjugorje;
    riempie l'immaginazione di tutti (quasi tutti), e sarebbe ahimè più sano che non diventasse uno sterile gioco a squash delle proprie incazzature.

    Qualche momento di riflessione meriterebbe l'eventualità che vengano ridotti allo spasimo o addirittura sospesi pensioni e stipendi statali. Sono del parere che nella lista non possano essere compresi carabinieri,polizia e militari : dubito che il nostro 'raggrumo' politicante sia scemo sino a questo punto. Vedremo : eh sì la Storia non mente, sai che soddisfazione.
    Tanto per fare qualche nome di secondo piano, Blackrock e Bank of China investono miliardi nel bel paese e se li fanno sparire sotto il naso da una intelligencija avanguardista ? A questo punto bisogna parlare di 'milioni' di speranti (o disperati).

    Ammessa e non concessa la realizzabilità, oggi neanche il cugino di primo grado di Lenin prenderebbe p.e. l'iniziativa di svuotare il proprio c/c per dare una scrollatina al Sistema (ammessi i fondi,i soldi del Monopoli non sono validi). Barricate sì, ma sempre con i mobili degli altri.
    Se la compagnia di branda è quella dei biologi marini o di certi velisti di poco fa..... Ho paura di vedere il percorso mentale che fanno certe frasi per venire a galla.

    E' noto che l'accesso alle informazioni (quelle giuste) non serve unicamente al lucroso investimento mobiliare, oggi più di ieri è quasi tutto; sarebbe interessante avere un sommario quadro statistico (forse c'è) di quanti hanno scelto l'abbandono della 'grande stampa' per l'alternativa telematica : ricordiamoci intanto di coprire con una tettoietta di ondulux (costa poco) le - facciamo due - panchine con quella del Presidente in aperta campagna, almeno non ci bagnamo.

    lr

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    1. Paesaggio marino con natura morta.

      Accendere l'intelligenza per affogarla nelle sterili certezze del cinismo rassicurante, può ottundere la capacità di percepire ciò che il dito indica.
      Anche se la brevità del tempo che ci è concesso di vivere urge, e scontenta il nostro bisogno impellente di felicità, non è sicurezza, né tanto meno saggezza, abbandonare, con la possibilità del senso dell'azione, anche quello della vita.
      Così va da sè che il cinismo evochi la paura che, quando trascende una ragionevole naturale prudenza, è sempre la peggior consigliera. g

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  2. I media moderni sono la più straordinaria invenzione della dittatura di classe. Una volta, quando non c'erano o non erano come oggi, la gente circondava davvero le città coi forconi.

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  3. Non penso che un milione di persone che occupassero Roma ed eventualmente altre città potrebbero essere paragonate a Medjugorje..

    Mi è già capitato di scrivere riguardo quello che succede in Spagna: delle "maree" divise per settore- sanità, precari...- che hanno completamente scavalcato i sindacati.
    Noi, per il momento, siamo a Camusso contro Renzi oppure , ed è ovviamente quanto di meglio passa il convento oggi, a lotte per ora settoriali con settori di classe che poco comunicano l'uno con l'altro ma che in piazza e sul territorio ci sono .

    Tutte le situazioni che coinvolgono persone, che fanno parlare della autentica devastazione che stiamo vivendo e delle possibili alternative per m e sono benvenute. A Roma le questioni casa/reddito/precariato stanno producendo un movimento che produce iniziative, occupazioni, spazi e pratiche di autogestione. E' il terreno su cui si può riuscire a fare qualche passo avanti nella disillusione e nella passività generale...



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