mercoledì 15 maggio 2013

Terroristi sono loro



A voler essere sintetici, bisogna riconoscere che questo sistema sociale presenta molti aspetti che non è esagerato definire di feroce barbarie. Come altro definire altrimenti quel meccanismo perverso che ha condotto Giovanni Guarascio, 64 anni, muratore disoccupato, il quale s’è cosparso di benzina dandosi poi fuoco? Aveva un debito di 10 mila euro con una banca che gli ha pignorato l’abitazione che egli stesso aveva costruito con il proprio lavoro. La banca non ha trovato di meglio, per rientrare in possesso della propria libbra di carne, che fare a pezzi l’uomo e la sua famiglia. Infatti, ha messo all’asta l’immobile vendendolo a tal signor Sciagura (ironia del nome) per 26mila euro.

Ciò segue il recente suicidio di un altro proletario, Giuseppe Burgarella, impiccatosi ad una trave del suo appartamento perché non riusciva a trovare lavoro. A chi mettiamo in conto questa violenza quotidiana, questo stillicidio di morti? Eppure, a leggere i giornali, a sentire i telegiornali, a fare notizia è qualche petardo in Val di Susa contro un’opera assurda sotto tutti i punti di vista e dal costo esorbitante.

E intanto le procure indagano, indagano, indagano, sperperando forze e risorse. E poi, vai con il reato di vilipendio al presidente della repubblica per quattro frasi in internet. Un paese del cazzo che ha tanto tempo e tanta voglia di seguire le vicende che vedono coinvolto un vecchio porco con una puttanella che s’è scopata mezza Lombardia. Un paese disposto ad accettare qualunque cosa, che ha rinunciato a ribellarsi contro nemici riconoscibilissimi e politicamente indifendibili. Un paese che si rifugia in un consolatorio voto elettorale di protesta che non serve a niente. Questa dittatura la meritiamo tutta.


4 commenti:

  1. In verità la gente non segue neanche più le vicende intime di B. e i suoi processi. Non gliene frega più niente a nessuno. Dopo vent'anni, tanto quanto è durato il fascismo, e' diventata una parte del paesaggio, dello sfondo del nulla su cui consumiamo le nostre vite in questo Paese di merda. E' tutta una roba interna al circo dei media, che scrivono e parlano e fanno marchette per gli azionisti di maggioranza e i consigli di amministrazione, non per il pubblico.

    Grazie per il ricordo dei nomi di quelle persone. Ricordarne i nomi ne fa degli esseri umani, non solo carne tritata dall'inferno economico e buttata in una fossa.

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  2. Verissimo quello che dici, ce lo meritiamo. Forse in questo piccolo paese si sta ancora troppo bene. Ma quanto durerà ancora?

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    1. il prossimo autunno lo vedremo bene quanto durerà ancora

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