martedì 26 febbraio 2013

Altre ed eventuali



Scrivevo qualche tempo fa del mutamento “antropologico” subito dagli italiani, soprattutto negli ultimi tre decenni, e dei livelli preoccupanti di analfabetismo e di dealfabetizzazione. Purtroppo l’Istat qualifica come analfabeti solo coloro che si autodefiniscono tali, senza nessuna verifica obbiettiva sulla validità dell’autodichiarazioneDavo conto, in un post del 13 gennaio, citando dati del prof. Tullio De Mauro, proprio del livello di dealfabetizzazione raggiunto in Italia. A conferma altri dati che rilevavo in un post già nel 2011: da una scheda dell'Ocse risulta che nella classifica sulla condizione educativa (tale da permettere all'individuo di capire il titolo di un giornale, un semplice questionario, un pubblico avviso) l'Italia occupa il penultimo posto fra una trentina di paesi industrializzati, seguita solo dal Portogallo. A questa situazione soggiace il 68,2% della popolazione, pari a 39.146.400 unità.

Naturalmente i partiti politici, comunque denominati, si avvantaggiano di tale situazione. Perciò, se la crisi, la disperazione e la precarizzazione, sono senz’altro responsabili delle scelte elettorali, nondimeno dobbiamo tener conto e del livello di dealfabetizzazione e d’istupidimento vero e proprio de quale si prendono particolare cura gli specialisti dello spettacolo mediatico. Indicative sono in proposito le ore dei programmi culturali sui vari canali (fonte Istat): Rai Uno ore/anno 4,3%, Rai Due 10,6%, Rai Tre 13,2%, La7 20,3%, Canale 5 0,3%, Italia1 0%, Rete4 1,9%. Per quanto riguarda la radio le risultanze sono simili, tranne che per Rai Tre che riserva il 32,8% delle sue ore al sapere degli ascoltatori.

Non parliamo poi dell’analfabetismo trasversale a tutte le classi sociali e le professioni in materia di economia (quella spicciola). Un esempio, l’ennesimo, è offerto oggi dal solito Berlusconi:

«Smettiamola con lo spread. Lasciamolo stare. I mercati vanno per la loro strada. Sono indipendenti e anche un po’ matti. Abbiamo vissuto felicemente per anni senza preoccuparci dello spread, che è un’invenzione di due anni fa. Lasciamolo stare. Va bene calcolare gli interessi che il Tesoro paga, ma non confrontiamoci sempre comunque con la Germania. Non ha importanza. Ne abbiamo fatto sempre a meno. Continuiamo a farlo. Non esiste».

Non è possibile, non è credibile che questo ineffabile anziano signore non sappia che degli 8,5mld oggi all’asta dei bot semestrali, avendo pagato uno 0,50 d’interesse in più rispetto all'asta precedente, grossomodo ci sono costati (a noi, non a lui) oltre 40mln di euro in più se lo spread non fosse schizzato a 340 punti. Solo questo rincaro del debito ci costerà 1,5mld all'anno e 8mld in tre anni. Quante cose si potevano fare con quei soldi e con tutti quelli che pagheremo in più sul debito causa certe emerite teste di cazzo che molestano la nostra vita da vent’anni?

10 commenti:

  1. Rifinanziare il debito pubblico con moneta sovrana* costa ancora meno.

    * = Banca d'Italia "nelle mani" del Ministero del Tesoro (obbligo acquisto invenduti) possibile solo fuori dall'Euro

    Alberto

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    1. hai ragione Alberto, però bisogna anche vedere quale fiducia avrebbe la nostra liretta oggi

      uscire dall'euro significa svalutare il nostro potere d'acquisto, ogni svalutazione è come un'enorme tassa su stipendi e pensioni

      bisogna valutare bene
      ciao

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    2. Alberto: avere una banca centrale indipendente serve proprio ad evitare di pagare il debito creando inflazione, ovvero stampando moneta che vale sempre meno. Questa era la lira, svalutazione ed inflazione. Negli anni 80 l'inflazione era sopra il 10%. vuoi questo? Bene, rimetti la banca d'italia in mano ai politici. L'EURO ha salvato il culo agli italiani, ma non se ve ne rendete conto.

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  2. Sono tra quelli ad alto rischio di instupidimento e sono sicuro che ...non sono stato io,
    Sei il primo post che leggo dopo le elezioni,
    nel leggerti mi sento fortunato,
    grazie,

    bonste

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  3. lui accumula debito , poi si finge sdegnato perchè mettono un Monti come paracadute per attutire la caduta , per sua fortuna Monti è incapace , subdolo e pure dispatico , a quel punto lui ritorna affibbiandogli tutti i mali e tutte le colpe e recupera voti. chi è più scorretto di lui . parallelamente Bersani si adopera con tutte le sue forze per non vincere . ci riesce benissimo. il resto è Grillo.
    ciao .

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    1. cara Lucilla, come vado scrivendo da MESI e non solo da ieri, il mix bersani m5s potrebbe rivelarsi utile nel fare almeno alcune cose urgenti. anche se io ho altre idee su questo sistema, tuttavia spero per il momento si proceda in tal senso. non sarà facile né indolore
      ciao

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  4. Il commento alle esternazioni di Berlusconi è fondato e corretto, ma va anche detto che probabilmente a molta gente, dopo un anno e mezzo di allarmi finanziari e conseguente macelleria sociale, comincia davvero ad importare poco di spread, mercati finanziari e Germania (e Berlusconi lo ha fiutato bene). E si fa strada la spinta a finirla, a chiuderla con questo ricatto, costi quel che costi.

    La stampa e i media di regime l'hanno tirata in lungo col terrorismo millenaristico del o nell'eurozona o la morte, e adesso che naturalmente ricominceranno la solfa a volume decuplicato, forse otterranno l'effetto opposto a quello voluto.

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    1. costi quel che costi? scriveva ieri Phastidio:

      E’ altamente probabile che tali messaggi alla fine arriveranno a destinazione, anche verso quella parte di elettorato che vuole la restituzione dell’Imu prima casa, il 75 per cento delle imposte in Lombardia, crediti d’imposta anche per parcheggiare l’auto, il reddito minimo di cittadinanza “per almeno tre anni”, le patrimoniali decisive per il riscatto di un intero popolo imboscato nella foresta di Sherwood per evitare di farsi derubare, perché ricchi sono sempre gli altri. Sarà il momento dirimente in cui il fanciullino diverrà adulto, con le buone o con le cattive.

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  5. Il voto della scorsa settimana è la chiara dimostrazione di quanto molti italiani non siano in grado di capire le conseguenze delle loro azioni... non so se anche la catastrofe economica che inevitabilmente seguirà farà comprendere l'errore commesso. Chi ha dato il "voto di protesta" ci ha buttato nelle grinfie di Berlusconi e... di Casaleggio e Grillo che sono la longa manus italiana delle multinazionali del web... ora tra assegnazione dell'incarico al premier provvisorio, nomina del nuovo capo dello stato e... scioglimento delle camere in vista di nuove elezioni siamo nel caos assoluto.

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