martedì 11 dicembre 2012

La porta chiusa



Poteva andare peggio, ricama Makkox. Abbi pazienza, poeta.


Cammino per strada quando un giovanotto mi si avvicina. Nelle mani tiene una strana scatola. E mo’ che vuole questo qui, cosa s’è inventato per spillarmi qualcosa? Con accento partenopeo mi chiede di assistere a uno spettacolino. Nella scatola c’è un canarino, il giovane tira un cassettino e la bestiola con il becco cava fuori uno dei tanti bigliettini accuratamente ripiegati e posti nel cassetto. È una schedina per il gioco del lotto con indicati tre numeri. Sorrido. Come fai, se puoi, a non dargli una moneta, come non premiare tanta inventiva e contribuire agli alimenti per l’uccellino? Chiedo al giovane prima che si allontani: su quale ruota? È una domanda superflua, lo intuisco con un attimo di ritardo e mi mordo la lingua. Testina, su Napoli, ovviamente! L’ammaestratore di canarini sorride ammiccante.

Mi avvio al supermercato, i carrelli per la spesa sono presidiati da un giovane africano che prima della crisi lavorava nella fonderia e da una signora con bimba, una rom mi pare si dica. Il disoccupato rimette a posto i carrelli in cambio di un euro e la signora allunga la mano per gli spiccioli in cambio di un grazie sussurrato. Penso a quei tre posatori di piastrelle macedoni, bravissimi, alle loro famiglie. Dopo 13 anni in Italia, si sono dovuti trasferire in Belgio. Non si può lavorare solo nella bella stagione.

Juliya, la badante ucraina, ha dovuto faticare non poco per ritrovare un nuovo anziano da assistere dopo la morte del precedente. La concorrenza è tanta e le famiglie che si possono permettere di retribuire regolarmente un’assistente non sono molte. Penso, quasi con sgomento, ai nostri figli e nipoti che stanno firmando contratti per andare a fare i tagliatori di canna, muratori, camerieri e altri due mestieri che non ricordo, in Australia, un paese troppo lontano anche nell’epoca di internet.

Come fai a non essere gentile con la telefonista dell’Istituto Piepoli che, all’ora di cena, ti telefona per porti dieci domande per ognuna delle quali sono state predigerite tre risposte tra le quali puoi “scegliere” a quale albero impiccarti. In fondo, poveretta, si sta guadagnando il pane. Io comunque l’avverto, le tre risposte sono irricevibili, ne ho sempre una quarta: non voto, non solo per mancanza di qualsiasi fiducia nei partiti e nei loro candidati. Lo so, la proposta elettorale è la più varia dell’emisfero boreale, va dal ben intenzionato candidato della lista di Grillo, al salva-Italia Monti Mario, al gradualista Bersani con inclusi omaggio due fustini (uno in barese e l'altro in fiorentino); c’è immarcescibile anche quel gran birbo della Fininvest, ma io comunque non voto. Questo sistema ha chiuso la porta a qualsiasi possibilità effettiva di reale cambiamento. Dentro, nella stanza dei bottoni, ci sono solo ratti sul formaggio.

P.S.: ah, dimenticavo. I tre numeri sono: 12, 39 e 68. Per ambata, ambo e terno. Si sa mai che san Gennaro possa risolvere l’Imu di questo mese.

10 commenti:

  1. Mi piace la tua amarezza senza cinismo.
    Ci si ritrova, ormai, in uno stoicismo forzato, pur se nell'indole era a qualcosa di davvero meno individualistico cui si aspirava. Neppure il mio, di voto, si spartiranno, quei cialtroni.
    Un caro saluto.

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    1. Nemmeno il mio di voto si spartiranno...cara Sirio.

      Un abbraccio signore carissime.

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  2. Rilassato e di buon umore stamane ? :-)

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    1. oh, se è per questo non premo mai del tutto il pulsante dell'erogatore
      ciao

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  3. Mi ci voleva un simile scritto per tirarmi un pò su.
    Dopo le classiche idiozie che leggo e sento, di chi crede che votare sia l'atto più democratico e inalienabile dell'uomo libero. Tempi bui, oscurati da un medioevo ritornato alla grande.

    Ciao Olympe

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  4. A proposito di Grillo, sul suo blog oggi ha detto: "io son io, e voi non siete un cazzo".

    Grande!

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  5. mia cara Olympe, è da molto tempo che seguo quotidianamente e parlo del tuo blog ed è la prima volta che " ti leggo " in una veste inaspettatamente diversa da quella cui ci hai abituato. Che dire di questo articolo: semplicemente bello e delicato . di te che hai una bella mente e un cuore molto " rosso". grazie

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