lunedì 12 novembre 2012

Il rischio idiosincratico della Fornero



Ci sono favole per ogni età. Per i giovani la favola della democrazia e del voto è tra le più coinvolgenti, un innamoramento che lascia il segno per un pezzo. C’è chi se la porta appresso, come un peluche, fin dopo la maturità, anche nell’ospizio. È come con babbo natale, non ci crede più ma spera in qualche regaluccio.

Tutti siamo stati giovani e abbiamo coltivato speranze e illusioni. Con una differenza. I giovani attuali – che già in genere non se la passano bene – non possono sperare in una vecchiaia serena, almeno dal punto di vista economico. Se avranno una pensione, sarà così misera che non gli consentirà di sopravvivere con un minimo di dignità. Non lo dico io, è nei numeri. Lo sa bene la Fornero Elsa che delle pensioni ha fatto la famosa “riforma” che a molti appare in definitiva tanto “perequativa”. Lo sa bene, dicevo, perché è tra quelli che ha, in precedenza (2009), promosso la collocazione sul mercato di “prodotti finanziari” come il prestito vitalizio ipotecario. Diceva l’attuale ministra:

Se la formazione è importante per i giovani, per gli anziani è essenziale la disponibilità di rendite il più possibile economiche, semplici e sicure, così da incoraggiare l’assicurazione contro il rischio idiosincratico di longevità. In questo caso, occorre sviluppare e rendere più appetibili prodotti, quali il prestito vitalizio ipotecario, per rendere maggiormente liquido il valore dell’abitazione che di solito rappresenta la parte di gran lunga preponderante del patrimonio degli anziani. 

Diventare vecchi è un rischio, idiosincratico per giunta!

In sostanza si tratta di questo: molti dei giovani attuali (ma vale anche per i vecchi di oggi), se avranno la fortuna di essere proprietari dell’alloggio in cui abitano, acquistato con sacrificio oppure ereditato dai genitori, quando saranno anziani, in considerazione della loro condizione economica determinata da pensioni di fame, si vedranno costretti a chiedere un prestito vitalizio ipotecario. In soldoni vuol dire che si faranno iscrivere un’ipoteca sull’alloggio dove continueranno a vivere in cambio di una somma tra il 20% e il 50% del valore stimato dell’immobile. Di solito le stime sono molto basse, bassissime per le vecchie case, specie se non sono in zone centralissime. E comunque non facciamoci ingannare dalle parole: un prestito è un debito da saldare. A provvedere saranno gli eredi, in tre modi: pagandolo a rate con nuovi interessi, vendendo la casa, rinunciando all’eredità. Se scrivessi su Phastidio potrei dire che si tratta del  “reverse mortgage.

Quando propongo – ahimè invano – la decollazione senza remore, si tratta appunto di un rimedio contro l’idiosincrasia di classe di certi soggetti.

3 commenti:

  1. Io, per cominciare, mi accontenterei di uno sonoro schiaffo. Ma forte, così forte, idiosincratico.

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  2. Napoli, ministro Fornero in città
    scontri tra manifestanti e polizia

    I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco degli agenti e raggiungere la sede dell'incontro intergovernativo Italia-Germania dedicato al lavoro. Tafferugli e lanci di petardi e pietre. Cariche di alleggerimento delle forze dell'ordine.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/12/napoli-scontri-tra-precari-e-forze-dellordine-per-visita-della-fornero/411157/

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  3. sia tu, Luca, che i manifestanti napoletani, siete i soliti moderati

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