mercoledì 8 agosto 2012

Pro-Murena

Leggo dalle Lettere morali (*) scritte da un tizio morto da tanto tempo:

“Che sapore abbia l’ostrica, quale gusto la triglia, lo sai benissimo: per gli anni futuri la tua eccessiva raffinatezza non ti ha lasciato nulla che tu non abbia già provato, eppure queste sono le cose il cui distacco è per te una lacerazione”.

Ah, le ostriche di duemila anni fa credo fossero eccellenti, ma anche di quelle di qualche decennio or sono è difficile trovare oggi l’equivalente, come molte delle cose sediziose delle quali ci innamorammo da giovani. Anche se le ostriche non fanno parte delle dieci cose per le quali vale la pena vivere, comunque pulite e preparate a dovere, accompagnate da una bottiglia di bianco secco e freddo, esse sono, nella mia personalissima classifica degli incantesimi dell’esistenza, in buona posizione.


Naturalmente non si possono gustare questi crostacei  molluschi in estate, perché nel periodo della fecondazione le ostriche diventano più vischiose e lattiginose, e in ristorante le servono da maggio ad agosto agli incompetenti o ai malcapitati ospiti di un matrimonio che magari le frequentano per la prima volta e, naturalmente, se ne schifano. Tra le migliori si segnalano quelle pescate nella baia di Chesapeake, da consumarsi non troppo lontano. Anche in Puglia ne ho incontrate due dozzine di straordinarie, innaffiate, ricordo bene, con del Torre Quarto.

I romani che se lo potevano permettere erano ghiotti non solo del costoso crostaceo mollusco ma anche di murene, un pesce saporito oggi difficile da trovare di buona taglia. Non badavano tanto alla sua forma, che in qualche modo ricorda un grosso serpentone, non avevano i pregiudizi alimentari che verranno col cristianesimo, ne avevano di altra natura e ben strutturati. La murena è un animale innocuo, al massimo ti mostra i denti (il morso può essere tossico ma non mortale), ma non attacca l’uomo se non minacciata. Non c’era villa patrizia vicina al mare che non avesse il suo allevamento di murene, tanto che gli impianti ittici conservano il nome di murenai.

Ci fu un Lucius Licinius Murena, grande imprenditore e forse inventore dei murenai, da cui trasse il nome, pretore nel 174 e.a.. Il nipote, omonimo (105 – 22 ), fu legato di Silla nella prima guerra mitridatica. Rimasto governatore in Asia dopo la pace di Dardano, ingordo di gloria, provocò, di sua iniziativa, la seconda guerra mitridatica e subì una grave sconfitta. Non di rado è confuso con l’omonimo figlio, legato di Lucullo nella terza guerra mitridatica, pretore e console; questi nelle elezioni per il consolato fu accusato di brogli, ma fu in seguito assolto nel processo nel quale ebbe difensori Crasso, Ortensio e Cicerone (orazione Pro-Murena). Il fratello, Caio Licinio, fu governatore in Gallia Transalpina.

In internet, anche su Wikipedia, c’è gran confusione su questi personaggi. C’è anche chi identifica Lucius Licinius Murena con un quasi omonimo, cospiratore giustiziato sotto Ottaviano Augusto (quindi molto tempo dopo). Secondo quanto suggerisce l'esame combinato delle fonti relative alla congiura, il cospiratore Murena si chiamava in realtà Lucio Licinio Varrone Murena, mentre è noto anche un console, citato come Aulo Terenzio Varrone Murena che però nulla avrebbe a che fare con la congiura.

E allora? Niente, tutto era nato per parlare di ostriche e poi per proporre una ricetta di pesce e guarda in che ginepraio onomastico mi trovo. Questo per dire, ancora una volta, non fidarsi della prima fonte internet che trovi!

Per la zuppa: spellate la murena, tagliatela a tocchetti (scartando l'ultima parte verso la coda e la testa), infarinata, fritta e poi lasciata riposare in carpione. O anche, sempre a tocchetti e spellata, bollita per cinque minuti con una foglia di alloro e poi gratinata in forno con pangrattato, olio e un albume. Infine, semplicemente arrosto, tagliandola ma lasciandole pure la pelle, marinandola prima però nel vino rosso, olio e un po' di erbe. 


(*) … a Lucilio, IX.

4 commenti:

  1. "e in ristorante le servono da maggio ad agosto agli incompetenti o ai malcapitati ospiti di un matrimonio che magari le frequentano per la prima volta e, naturalmente, se ne schifano."
    Vangelo!

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  2. Lo so che mi rendo antipatico.
    Molluschi non crostacei.

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  3. no giovanni, imperdonabile sono io. ho scritto crostacei con un "retrodubbio" e poi ho lasciato perdere. imperdonabile. grazie per la VIGILANZA

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  4. !! Pisces clarissime audiunt
    franz, 05:05 :37

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