domenica 22 luglio 2012

Dans l'Hiver et dans la Nuit

Berlusconi, dopo il lancio del guanto di sfida, dichiara alla stregua di un venditore di bottoni di non capire come sia stato frainteso [*]. No, nessuna candidatura a premier e non ha nessuna intenzione di comprare casa a Palermo. La Merkel compitissima e avvelenata è stata chiara nel dire che non lo conosce e il piccolo Ingroia sarà spedito il in Guatemala per lunghe vacanze. Per il resto appare sempre più evidente che qualsiasi storia, fosse anche quella minima e individuale, non si può più raccontare senza che diventi economica.

La Germania senza l’euro è una piccola macchia sul mappamondo, e l’euro senza la Germania non esiste. I dolci birrai tedeschi non possono permettersi che paesi come l’Italia – secondo paese per esportazioni – restino fuori dell’euro sovvertendo la bilancia dei pagamenti al lordo dell’import energetico e di sottrarsi all’orgia del debito. E, per altre ragioni, questo vale anche per la Spagna. Nella lotta interimperialistica per la competitività ogni pedone muove secondo chi comanda le operazioni, nel teatro europeo è naturalmente il paese con la più forte composizione tecnica di capitale a dirigere il gioco.

Quello che molti non vogliono ancora capire e non comprenderanno, è che nei prossimi lustri la battaglia per la sopravvivenza, lo scontro in termini globali e locali, diventerà sempre più aspro, drammatico. Siamo a una svolta della storia mondiale e delle sproporzioni del capitalismo i cui esiti sono davvero imprevedibili. Non credo che si sparerà a salve. Le classi dirigenti nordeuropee ne sono coscienti e mature, non solo statisticamente, da noi invece le anime estatiche della controriforma recitano adolescenti i soliti copioni.

Detto tra parentesi, c’è ancora chi crede che le assistenze statali possano durare in eterno, nelle antiche forme e misure. Colpevolizzare i salariati del piccolo centro di Sortino, in provincia di Siracusa, perché vanta un numero di guardie forestali pari a quello del Piemonte, è sbagliato, soprattutto in una repubblica che vanta di fondarsi sul lavoro, e per la senile dirigenza nazionale e locale dev’essere anche chiaro che questo edonismo levantino i mastini d’oltralpe non lo capiscono né in greco e nemmeno in latino.

I grandi drammi fortificano la fede nei credenti e, come ho già scritto, il terrorismo mediatico, la drammatizzazione finanziaria, serve a renderci più remissivi, a far passare tagli e ritagli avendo come obiettivo l’integrazione (intanto bancaria). Cosa s’intenda poi con questo termine è tutt’altra faccenda e soprattutto essa avviene sopra la testa dei cosiddetti cittadini europei. Per la democrazia c’è tempo.

Non è un caso che si aspetti fino a settembre una decisione della corte costituzionale tedesca sui famigerati Ems e il fiscal compat. Nel frattempo, verrà creato il panico ad hoc, non saranno pochi coloro che correranno in banca a prelevare il loro gruzzoletto per metterlo sotto il materasso. I patrimoni hanno già fatto fluire scientificamente i capitali evasi in portafogli sicuri, in tal modo i tedeschi prendono i classici due piccioni con una fava. Gli attacchi speculativi avranno anche il pregio di farci decidere se andare alle elezioni in autunno, questione questa non secondaria. Se così fosse, sarà immessa molta e nuova merda nel ventilatore giudiziario e mediatico per convincere i renitenti.

La Merkel, pur non potendosi spacciare per rex pater Europae (con quei tailleur!), deve presentarsi alle prossime elezioni con qualche risultato di rilievo (intanto ha aumentato i salari tedeschi [vedi qui]). Hollande gli ha già fatto capire che con la Francia certi giochetti non funzionano (vedremo), e comunque si è detto disponibile al progetto di unione bancaria e altre cosa ancora. In ogni modo i successi del federalismo saranno ascritti all’Europa dei grandi e gli insuccessi al parassitismo dei noti popoli mediterranei.


[*] Cazzo, Mandrake ha già smentito la smentita. Ma non finisce qui.

4 commenti:

  1. ERRORI GRAMMATICALI:

    e il piccolo Ingroia sarà spedito "il" (in e non il) Guatemala per lunghe vacanze.

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  2. Belin, hai letto scalfari,
    sembra il sonoro dell'Istituto Luce.

    Ciao, gianni

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