martedì 12 giugno 2012

"Il mio ottimismo si è rafforzato"



Hollande ha promesso qualcosa a poche decine di migliaia di pensionati e non poteva mancare di parola subito prima delle elezioni legislative. Il Ps le ha vinte e ora al ballottaggio di domenica sarà solo una questione di nomi, con la Royal che rischia a La Rochelle ( e chi se ne frega). Quello che conta è che Hollande dovrà tagliare la spesa pubblica francese se non vorrà nuove tasse. Oppure dovrà fare entrambe le cose. Non c’è da inventarsi nulla di nuovo e anche i percorsi sono obbligati. Vedremo.

Intanto la Lagarde afferma, di sponda certo, che l’Euro ha meno di tre mesi per salvarsi. Capisco il bisogno di piegare le resistenze tedesche ma si tratta di dichiarazioni che rasentano la demenzialità. Un risparmiatore europeo con del sale in zucca, un italiano piuttosto che uno spagnolo, dovrebbe recarsi in banca e convertire, materialmente, i suoi euro in dollari o franchi svizzeri. E metterli in una cassetta di sicurezza se non li vuol tenere sotto il cuscino.

Faccio un esempio banale: tenere bot e altre obbligazioni, o i propri soldini nel conto corrente, in caso l’euro fallisse, come drammatizza nelle sue affermazioni avventate il direttore del Fmi, significherebbe trovarsi con obbligazioni e risparmi valutati in lire o pesos che nel giro di 24 ore sarebbero svalutati anche del 50%.

Mi vengono in mente gli editoriali sullo spread di Scalfari degli ultimi mesi (ne commentai alcuni), rileggerli fa un certo effetto. Per esempio questo del 12 dicembre:
 
Due domeniche fa intitolai il mio articolo "Due Mario italiani per salvare l'euro". Ero abbastanza ottimista in quell'articolo e così pure nell'altro della domenica seguente. Oggi lo sono ancora di più perché le previsioni sono diventate fatti e i fatti hanno un diverso peso, producono effetti, modificano aspettative, comportamenti e decisioni. Dopo la firma di Giorgio Napolitano e la presentazione alle Camere del decreto "Salva Italia", dopo la decisione della Bce annunciata giovedì scorso di aprire un credito illimitato al sistema bancario dell'Eurozona e dopo il Consiglio dei capi di governo dei 27 paesi dell'Unione di venerdì, il mio ottimismo si è rafforzato. Lo dichiaro qui perché, oltre ad essere un giornalista, sono anche un risparmiatore, un consumatore, un elettore, sicché il mutamento delle mie aspettative potrebbe anche rappresentare un "test" di analoghi mutamenti sociali.

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Nel 1923 il cambio tra il marco e il dollaro, dato a meno di 3 : 1, nel giro di poco passò a 24 miliardi di marchi per un dollaro. Un caso limite, d’accordo. I più modesti pensionati inglesi si recavano allora ad Amburgo e in altre località della Germania, e potevano permettersi di soggiornare per poche sterline nei più lussuosi alberghi.

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Intanto gli investimenti in Italia nel primo trimestre sono diminuiti del 3,6%. La situazione nelle Pmi è disastrosa. Potrei raccontare numerosissimi episodi dei quali ho contezza diretta, come quello della fabbrica di termosifoni che da oltre due settimane non accende il forno di verniciatura per non spendere 200 (duecento) euro. E molti altri. In autunno l’inizio della catastrofe, anche perché le imprese ora devono pagare cifre insostenibili di Imu e altri consueti balzelli. Senza lavoro, senza domanda, non si può.

Credo che la situazione reale non sia ben percepita dalle parti di Roma. Almeno a considerare dagli atteggiamenti e dalle dichiarazioni. Paginoni dei quotidiani che parlano di Rai e balle consimili, ma qui il rischio delle chiusure di massa nel prossimo autunno è ben concreto. E quando chiude un'azienda, di 'sti tempi, è per sempre.

8 commenti:

  1. Ottimo articolo, come sempre :)
    Le segnalo questo su Marx e sul Capitale, che si ricollega al filone "Rileggiamo Marx senza capirci come al solito un cazzo": http://www.controlacrisi.org/notizia/Economia/2012/6/12/23408-il-mondo-svelato-del-dio-mercato/

    Saluti

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  2. grazie.

    cazzate.

    marx non "presuppone" che per "superare il capitalismo bisogna abolire il mercato", come dice il "filosofo"

    marx non era così ingenuo da presupporre di "abolire" un bel nulla, perciò in nulla è responsabile delle catastrofi del XX sec.

    ciao

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    1. Beh però la proprietà privata (borghese) la voleva abolire eccome. E di conseguenza (anche se non esplicitamente) anche il mercato, essendo il capitalismo basato su quest'ultimo, e dunque sulle merci, tant'è che il capitalismo è il "regno delle merci".

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  3. non ne voglio fare una questione terminologica ma "abolire" non è il termine appropriato

    appena potrò ci scrivo su qualcosa

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  4. Anche se: "I comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata"

    by Karl Marx

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  5. i testi marxiani non vanno trattati come i versetti del vangelo

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    1. No certamente, era solo per sottolineare che Marx usò proprio il termine "abolire" :)

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