giovedì 21 giugno 2012

Come le ciliegie



Faceva una certa impressione vedere, ieri, in un’atmosfera surreale, un’assemblea di parassiti autoreferenziali votare l’arresto di un loro sodale, di un furfante reo confesso. Non per ragioni di diritto, ma anzitutto per vendetta e poi per calmierare una plebe la cui rabbia ha ben più di un motivo di manifestarsi, ma che in tal modo si dimostra garantista a senso unico, com’è del resto costume dei disonesti padroni della stampa e dell’opinione pubblica. Anche l’ingiustizia deve servire per il trionfo della … giustizia.

Non provo pena per il furfante incarcerato (migliaia di persone sono in carcere in attesa del primo grado di giudizio, spesso per reati che sono tali solo in Italia), e nemmeno per l’insensibilità di una classe politica intimamente corrotta sotto ogni aspetto e a ogni livello e che s’illude basti un voto come questo per salvare la faccia e allontanare da sé la catastrofe, convinta quindi che sia ancora possibile far sperare tutto, con le manette ai polsi di un farabutto confesso prima del processo, e non concedere in realtà nulla di serio e di concreto.

Questi fatti e ciò che si può presagire per il futuro prossimo, mi ricordano per certi versi quanto avvenne circa un secolo or sono con la caduta di quattro secolari monarchie e delle relative classi sociali e ceti politici. Che quell’accozzaglia di privilegiati deliranti rappresentasse ormai un anacronismo storico, sembra a noi oggi patente e senza discussione, e tuttavia per sbarazzarsi di quei detriti furono necessarie decine di milioni di morti.

Questi partiti “di sinistra”, con dotazioni e spese monarchiche per le loro rappresentazioni coreografiche, fanno grandi annunci sull’urgenza delle più drastiche economie di ordine finanziario e poi si dimostrano subito solidali nelle più grandiose dissipazioni di denaro pubblico. E se c’è qualche esempio che in ciò vuole distinguersi a parole, è solo per mercato elettorale. In fondo questi partiti “di sinistra” hanno le stesse idee e abitudini, i medesimi propositi e costumi della destra nuda e vuota, tanto che nulla vieta loro di associarvisi per tenere in piedi un esecutivo costituito di banchieri e tecnocrati che non fanno alcuna riserva di dichiarare e dimostrare il proprio odio di classe per i salariati.

Finché dura.  

Nessun commento:

Posta un commento