mercoledì 1 febbraio 2012

Quel bischero gesuita di Fidel


La notizia è di quelle che fanno perdere il sonno e che possono portare alla depressione. Fidel si starebbe riavvicinando alla religione, addirittura al mitico Gesù, dopo una vita da ateo e da scomunicato. A darne notizia in Italia è un certo Marco Ansaldo per  la Repubblica.

La tentazione c'è. Nemmeno i familiari, i figli soprattutto, come Alina, la sola femmina riconosciuta, che ha scritto un libro su di lui, possono nasconderla. E neppure la Chiesa, tanto quella locale, quanto il cuore della cristianità, a Roma, riesce a celarla.

Stavolta ci siamo! Dopo la bufala sulla conversione di Gramsci va a finire che l’ultima icona decrepita del Novecento tira uno scherzo ai suoi sparuti ma inossidabili fans. Dopo Guevara avremo sulle t-shirt l’immagine di Castro con il rosario. Se anche fosse, verrebbe da dire: e chi se ne fotte?

A dire queste strabilianti novità sarebbe Alina, la figlia che ha anche scritto un libro sul padre, dice il Marco di Repubblica. Dimenticando di aggiungere che Alina se n’è andata 20 anni fa da Cuba ed è stata querelata in Spagna dal padre e dalla zia Juanita per diffamazione proprio per le balle che ha scritto nel libro (sostiene, ma solo per citare un esempio, che il padre le proibiva di leggere Topolino e le faceva vedere le esecuzioni capitali in Tv). Il tribunale spagnolo – giudici comunisti, evidentemente – ha condannato Alina e il suo editore a 45.000 dollari di penale. Dalla versione inglese ora mancano i passaggi incriminati.

Il geniale articolista di Repubblica racconta:

Chi nella Santa Sede lavora al dossier cubano, nella più totale riservatezza, è pronto a ogni scenario. «Fidel - spiega in una stanza silenziosa un'Eccellenza di altissimo livello - è allo stremo delle forze. Ormai alla fine. Le sue stesse esortazioni sul giornale del Partito comunista, il Granma, sono sempre più diradate. Sappiamo bene che nell'ultimo periodo si è avvicinato molto alla religione e a Dio. E' vero che nel 1963 fu scomunicato dal Papa, ma allora quel provvedimento era una misura quasi automatica per chi professava il comunismo».

Già, Castro dev’essere preso proprio male considerato che nell’ultimo mese ha scritto solo sette lunghi articoli per il quotidiano Gramna: due dal titolo La frutta che non è caduta, altri due La pace mondiale pende da un filo, un altro ancora col titolo Il miglior presidente degli Stati Uniti (titolo ironico, ovvio) e all’inizio dell’anno un lungo articolo in due puntate intitolato La marcia verso l’abisso (non la sua, ma la nostra). Nel corso del 2011 ne ha pubblicati non meno di 68 di articoli (faccio grazia ai lettori del blog dei relativi titoli), cioè una media di 5,6 articoli al mese. Per un moribondo allo stremo non è male. Quanti scoop scrive in un mese Marco Ansaldo?

In queste ore, dopo essersi confessato e comunicato, Fidel Castro Ruz sta incontrando il presidente del Brasile con la quale è prevista la recita del santo rosario. Amen.

P.S. : la scomunica dei comunisti è del 1949 e non del 1963 come ogni scolaro delle medie ben sa. La presunta scomunica roncalliana a Castro, del 1963, era un monito diretto globalmente contro tutti i responsabili diretti e indiretti delle presunte violenze contro l’organizzazione ecclesiastica. Nessuna scomunica diretta contro Castro è mai stata decisa dal Vaticano (di cazzate sui giornali e su internet se ne sparano tante). Va notato che la sola vera scomunica del pontificato di Roncalli riguarda i dittatori di Haiti (per persecuzioni anticattoliche) e che anzi revocò quella contro l’argentino Peron. Papa Roncalli con l’enciclica Pacem in terris dell’11 aprile 1963 in qualche modo “sconfessava” la scomunica del 1949, o almeno alcuni suoi aspetti. In data 3 febbraio 1962 l’Avana presentava in Vaticano il proprio ambasciatore.

Ad ogni buon conto la scomunica latæ sententiæ riguarda chi «professa e difende la materialista e anticristiana dottrina del comunismo». Non essendo mai stata ufficialmente revocata essa è quindi vigente e ha effetto automatico (ipso facto). Stia attento l’anonima “Eccellenza di altissimo livello” citata nell’articolo di Repubblica, perché chi aiuti o favorisca uno scomunicato può incorrere nel canone 2338. Cosa che valeva anche per Woytjla, ma lui è un beato in procinto di santificazione.

Sulla spiritualità di Fidel Castro cfr. il suo libro La mia fede, pubblicato e ristampato tre volte dalle edizioni Paoline.

1 commento:

  1. Bella ironia :)
    C'è urgente bisogno di miracoli, la Chiesa si sta sfaldando, e chi potrebbe mai risollevarla se non un comunista ateo incallito, che alla fine dei suoi giorni rivendica un posto in paradiso? Se poi lo scoup è dato da un giornale "comunista"... la vendita dei rosari è garantita!

    RispondiElimina