domenica 4 dicembre 2011

Che Monti, che cime



I curricula professionali, accademici e scientifici di questo governo credo che messi insieme facciano più volume dell’elenco del telefono. Comincio a credere che la Commissione trilaterale sia solo un consesso di vanesi perditempo. Ci sono volute tre settimane di tempo e un treno di banalità per dire quello che tutte le più comuni persone di buon senso sapevano già. Ho scritto 20 giorni fa e poi ripetuto che Mario Monti “non capisce nulla di economia (che non va intesa con la tecnica ragionieristica e il raggiro speculativo, né con l'analisi scolastica dei rapporti di scambio)”. Pochi giorni dopo scrivevo che già arrivavano i primi dubbi in merito alla natura stessa delle misure annunciate: tiepidi dubbi che via via diverranno scottanti certezze e poi ardenti quanto sterili polemiche mediatiche.

Infatti, ora se ne accorge, per analoghi motivi ma per intendimenti diametralmente diversi dai miei, anche il duo cabarettistico Alberto Alesina e Francesco Giavazzi della premiata ditta Corriere della Sera. Hanno scritto una lettera senza francobollo, cioè un pizzino, al prof. Monti, ricordandogli gli impegni. Un avvertimento da non pigliare a gabbo. Gli consigliano anche di “abbandonare la concertazione, perché comunque a quel tavolo non hanno accesso i giovani e chiunque non ha rappresentanza”. Compresi i cabarettisti che si trovano a pagare più irpef.

Chi ha di più deve dare di più, dice un altro comico, certo Crozza. E infatti cominciamo dalle pensioni di 936 euro. Sospettavo di essere benestante, ma ora ho la certificazione del governo: basta avere una pensione intorno a mille euro. Quindi i ricchi proprietari di 80 mq d’appartamento su cui pagano dazio alle banche per vent’anni. Ah, la tassa sui Suv! Sai che ridere. E la tassa sui natanti: in Italia vengono prodotte il 50% delle navi da diporto ma solo l’1% finisce sotto bandiera italiana. Possibile che nessuno sappia chi sono i veri proprietari? Si finirà per tassare i gozzetti e le gondole, a rimetterci sarà quella cantieristica medio piccola (l’87% del fatturato della nostra cantieristica nel 2007, ultimo anno pre-crisi), un settore che è arrivato a contribuire al Pil italiano per oltre 5 miliardi di Euro (*).

Domanda, servivano 46 tecnici o bastava Antonio Petito?

(*) Pare che la maggiore  tassazione riguarderà i natanti superiori ai 10 metri. È già qualcosa.

6 commenti:

  1. Risentimento piu' che giustificato ma, certo, non per un'aspettativa delusa. Da questo, come da qualsiasi altro Governo, non è possibile attendesi nulla di diverso. Per quanto riguarda i ricchi e sfacciati proprietari di beni immobili o mobili soggetti a registrazione, la legislazione nostrana e quella internazionale, consentono di fatto e con modesta spesa, di rimanere anonimi e indenni al fisco in perfetto ossequio delle normative vigenti. Di fatto la Gran Bretagna si è sempre sostanzialmente opposta, in ambito internazionale, a qualsiasi revisione delle regole inerenti i cosiddetti paradisi fiscali. Hanno dei buoni motivi: li hanno inventati loro. Al nostro Presidente nonchè Ministro delle finanze, quindi, non rimane che spremere chi è numericamente piu' rappresentativo ossia gli spremuti di sempre.
    Conscrit.

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  2. molto giusto, basti pensare all'isola sark

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  3. Ci deve essere un errore.
    "E infatti cominciamo dalle pensioni di 936mila euro".

    936 euro, e non 936mila euro.
    O forse intende altro?
    Saluti

    Luigi

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  4. Il lato ridicolo della situazione, se mai ci fosse da ridere, è la faccia mesta e desolata che i politici ostentano come trofeo del disappunto. Si dichiarano delusi dai provvedimenti adottati dal Governo Monti, sorpresi dal risvolto, agnelli innocenti sacrificati a loro insaputa. Esilerante la frase che passa sulle loro bocche "chi ha di più deve pagare di più"! Nessuno di loro riesce a distaccarsi dal coro con un "rinuncio alla metà di quanto guadagno, ritiro ogni nomina ai miei familiari e parenti senza nulla pretendere, e pago le tasse sui miei averi come tutti gli altri", visto mai qualcuno lo prendesse sul serio, meglio non rischiare. Senza parlare di Bossi, là una risata me la sono fatta, l'oppositore senza macchia e senza paura, invece di contrastare la monovra, era davanti al suo "popolo" biascicando il solito discorso incomprensibile da cui risaltavano i tre grani dell'eterno rosario "seccessione", "Roma ladrona", "padania libera"... La vera tragedia è che glli italiani credono ancora in questi emeriti pagliacci.
    Buona Giornata

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  5. sì luigi, sono 936 euro. grazie

    francesca, dedico a te il post successivo

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