venerdì 21 ottobre 2011

La tirannia del petrolio



L’ultimo feticcio del suo potere è una pistola d’oro. Poteva usarla con più dignità. Ed invece è morto come un topo di fogna. Come meritava. Come meriterebbero in tanti che fino a pochi mesi fa gli stringevano e baciavano la mano al G20 e anche dopo, ossequienti. Tra questi spiccano i mandanti di quei sanculotti che ora gridano al cielo la propria gioia di proletari che sperano in un futuro di stipendio da piccoli despoti della “nuova democrazia in Libia” fondata sulle briciole che elargiranno le multinazionali del petrolio, le quali a loro volta si spartiranno, sotto controllo americano, le maggiori riserve dell'Africa.

La signora Clinton due giorni fa, da Tripoli, aveva chiesto un Gheddafi vivo o morto. Anzi, ha dichiarato all’Associated Press che “gli Stati Uniti vorrebbero vedere un Gheddafi morto”. È la stessa persona che ha assistito in diretta all’esecuzione di Osama bin Laden, come da mandato. A me queste cose fanno un certo effetto, mi ricordano altre epoche, ma questo non sembra essere un sentimento diffuso, meno che mai nei media.

Non mi spiace per il tiranno, ma è il vedere il diritto internazionale ancora una volta agito dai soliti “ladri di Bagdad” a volto scoperto, cosa che dovrebbe far riflettere su certi concetti quali la violenza, tirati come il chewingum dai media. Quante decine di migliaia di morti è costata questa guerra per il petrolio, questa commistione d’interessi economici e geostrategici in gran parte oscuri? È presto detto, un popolo diviso e massacrato, spogliato, la città di Sirte nella quale non c’è edificio che non porti i segni di questa guerra di rapina, una ricostruzione che si presenta difficile e con troppe incognite. Era meglio prima? Certo che no, ma è meglio adesso?

4 commenti:

  1. Si cambia il burattino, non più Gheddafi ma nonsisachicomunquevabenechiunque,l'importante è che obbedisca.
    Cambia il burattinaio. Fuori l'Italietta da avanspettacolo di provincia e dentro la perfida Albione.
    Tutto cambia perchè nulla cambi.
    Il Popolo Libico ?
    Hanno avuto un sacco di morti, che si accontentino di questo, ecchediamine, il capitalismo non è mica Babbo Natale...

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  2. Non è morto come un topo di fogna ma assassinato da delinquenti pagati da altri assassini, questi però persone che guidano governi occidentali. i nomi si conoscono.
    "Come meritava" su questo non sono d'accordo.
    Di altri che meritavano come lui di essere massacrati, abbiamo ad esempio un Pinochet, Pol Pot, e che invece se la sono cavata fino in ultimo grazie agli stessi governi assassini angloamericani. Gli attuali assassini ancora in auge nei vari governi mondiali e non, Putin, Blair, Bush, Obama, Cameron, Sarkozy, Berlusconi per non parlare dei re e principi sauditi. Tutti questi sono responsabili di assassinio. non serve essere dei dotti in diritto.
    lei dice che Gheddafi il topo di fogna.
    meritava la morte.
    Con quali parametri lei giudica le persone,
    in buoni, in brutti o in cattivi.
    Sia più sobrio nei giudizi.

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  3. Questo Tuo scritto mi ha veramente rincuorato. Pensavo di essere la sola a deplorare la barbarie dell'uccisione di Gheddafi, e ancora più disgustata dalle scene del feroce massacro mostrato come trofeo dai media.
    Un tempo molto lontano l'uomo aveva pietà davanti al nemico vinto. Dicono che poi l'uomo si sia evoluto...dicono!

    "...Me ne vergogno un poco, e mi fa male
    vedere un uomo come un animale..."

    Buona Serata

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  4. @ anonimo

    mai sentito parlare di Lockerbie?
    di prigioni e torture in libia? di oppositori fatti fuori in giro per il mondo? lo sa che era prevista la pena di morte anche per «attività ascrivibili al semplice esercizio pacifico dei diritti di espressione e associazione»?

    lo sa che la Libia si è sempre rifiutata di ratificare la Convenzione di Ginevra e non permetteva di operare all’ufficio dell’Unchr a Tripoli.

    ma lei il mio post è sicuro di averlo letto attentamente prima di commentare?

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