venerdì 30 settembre 2011

I fondamenti del "giusto ordine"



È per me un onore e una gioia parlare davanti a questa Camera alta – davanti al Parlamento della mia Patria tedesca, che si riunisce qui come rappresentanza del popolo, eletta democraticamente […] l’invito a tenere questo discorso è rivolto a me in quanto Papa, in quanto Vescovo di Roma, che porta la suprema responsabilità per la cristianità cattolica. Con ciò Voi riconoscete il ruolo che spetta alla Santa Sede quale partner all’interno della Comunità dei Popoli e degli Stati. In base a questa mia responsabilità internazionale vorrei proporVi alcune considerazioni sui fondamenti dello Stato liberale di diritto.

Questa è l’introduzione (da leggere come se aveste un sorcio in bocca) del discorso tenuto da Ratzinger al parlamento tedesco in occasione della sua visita. Egli rimarca subito il fatto di essere stato invitato quale capo dello Stato del Vaticano. E qui ci troviamo di fronte già a una prima contraddizione (o paradosso) sulla quale Ratzinger sorvola, dovuta al fatto che quel consesso, come lui stesso osserva, si riunisce come rappresentanza del popolo eletta democraticamente, mentre egli, capo del Vaticano, è un autocrate eletto da alcuni vecchi maschi scelti dal suo predecessore. Ciò posto, tuttavia, egli, che come monarca assoluto chiama la sparuta cerchia dei suoi concittadini “sudditi”, si prende la briga di discettare nientemeno che sui fondamenti dello Stato liberale.

Ratzinger non è stupido, mente per ufficio e perciò è inutile la chiosa di tutto il discorso, risultato di una gran mole di lavoro di lima e di preghiera. Del resto anche lui, come quelli che lo ascoltano, è preoccupato anzitutto di una cosa, e cioè del mantenimento del “giusto ordine”, quello del denaro e del classismo. Mi piacerebbe però sapere se i componenti dell’alto consesso a cui Ratzinger si è rivolto nel suo discorsetto, qualora credenti e cattolici, siano effettivamente convinti, in cuor loro, che questo inattendibile personaggio vestito in modo stravagante rappresenti effettivamente dio in terra. Se quindi seguano l’invito, per esempio, all’astinenza. Per tutti gli altri, coloro che cioè amano ripetere che dio è morto, osservo che tuttavia non hanno smesso di mettersi in ginocchio davanti a un rappresentante di un potere religioso e politico che si è espresso per secoli con flotti di sangue e di fango promettendo la salvezza dell’umanità. Nonostante questa tirannia vaticana sia defunta, essa continua a uccidere laddove, per esempio, tiene soggiogata la gente imponendo la rinuncia al preservativo e condannando così migliaia di vite alla malattia.

2 commenti:

  1. Milano, 1 ott. (Adnkronos) - "Benvenuta Confindustria. Siamo d'accordo che non ci sono misure sulla crescita e che le misure del governo sono solo depressive. Lo diciamo da tre anni". Cosi' Susanna Camusso, segretario generale Cgil, interviene dopo le parole del numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia, e dopo la diffusione del cosiddetto 'manifesto' delle imprese.

    http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Sviluppo-Camusso-daccordo-con-Confindustria-mancano-misure-su-crescita_312504402023.html

    P.S.
    Scriva un bel post sul manifesto di confindustria.
    E' garantito che lo distribuirò, a tutti i miei contatti.
    Dopo averlo visionato naturalmente, eh.
    Buona giornata

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  2. Io invece, propongo questo:

    http://laclasseoperaia.blogspot.com/2011/10/la-marcegaglia-in-soccorso-di-trichet.html

    L.

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