martedì 6 settembre 2011

De te fabula narratur (con aggiornamento)


Nonostante l’enorme deficit di bilancio Usa (i buoni del tesoro a 10 anni sono alle stelle), ad agosto non si registrano nuovi posti di lavoro, la disoccupazione ormai, come scrive il NYT, è “di massa”. Senza l’intervento degli Stati questa recessione diventerà, in pochi anni, drammatica sia in Usa e in Europa. Finora gli Usa hanno tagliato la spesa sociale per dare soldi alle banche che a loro volta li hanno investiti in nuove speculazioni. È quanto sta per avvenire in Europa. Sotto il ricatto delle banche stesse e della grande speculazione. Tuttavia, come segnala sempre il NYT, i profitti industriali sono a livelli record: “The profits after taxes, as a share of national income, are at record levels”!

Un caso emblematico è quello che riguarda le Poste americane. È un esempio di quello che tra poco succederà anche qui in Italia e nel resto d’Europa. A causa di Internet, che mette a disposizione una serie di servizi che rendono più facili e rapide le comunicazioni, cioè il rapido aumento dell'uso di e-mail, pagamenti elettronici e cataloghi online, il volume di spedizioni via posta tradizionale è crollato negli Usa del 22 per cento rispetto a 5 anni fa.

Ciò ha comportato l’eliminazione delle consegne della posta del sabato (così come è avvenuto in Italia), la chiusura di 3.700 uffici postali, il licenziamento di 120.000 persone, quasi un quinto del totale. E ancora non basta. Mettono in conto altri 220.000 licenziamenti e un'ulteriore riduzione del numero di uffici postali. Oltretutto, a meno di un intervento del Congresso per stabilizzarne i conti, lo United States Postal Service non sarà in grado di effettuare pagamenti per 5,5 miliardi di dollari previsti per questo mese.
* * *
Questa mattina a Roma c’era il Vendola in tenuta da scioperante, Bersani in camicia, la Camusso, a Milano, segnalava che non è più stata dal coiffeur da quando è tornata dal suo tour in “barca”. L’unica che non ha ostentato condizioni proletarie è stata la Finocchiaro (complimenti per il girocollo in pietre dure). I militanti della UIL davanti al Corriere per protestre contro lo sciopero. Solo qualche uovo fresco contro le vetrine delle banche: spreconi. Intanto il TG1 dava il seguente titolo alle 13.30: “Borse in rialzo”.
* * *

L’abituale saccheggio dell’Italia procede inesausto da diversi secoli. Siamo ora ad una tappa fondamentale: portarci via il resto dell’argenteria. Con quello che sta succedendo la Merkel ha fatto traboccare il vasino dicendo che la situazione in Italia e in Grecia è "estremamente fragile". Della frase s’è doluto anche il direttore de Il Sole 24ore, visto che il Governo italiano tace. Paragonare la Grecia e l’Italia è stato davvero gentile, ha dato modo agli aggiotatori abituali che si nascondono nelle più insospettabili stanze, ai ribassisti, di fare un po’ di soldini ancora a danno nostro. La Merkel dovrebbe preoccuparsi delle sue banche, prossime al fallimento e invece trova il tempo per aprire bocca e fare danni.

La manovra speculativa è chiara e va a braccetto con quella politica (vedi le dichiarazioni di Draghi, un altro che avrebbe dovuto stare zitto), stante il fatto che al Governo ci sono degli irresponsabili guidati da un ex (?) piduista (non voglio usare altri termini che tanto sono stati coniati tutti). Assomiglia molto a quella del 1992. Cosa succederà? Chi vuole comprare in saldo le aziende e le società italiane non deve far altro che accomodarsi. Dieci anni fa Unicredit valeva 5.80 euro per azione, ora ne vale 0,78 e quelle dell'Enel e Finmeccanica sono a metà prezzo. Fate un po’ voi.

2 commenti:

  1. 2 appuntini

    1) a me la posta continuano a consegnarla anche il sabato (per lo piu' estratt conto di banche et simili)

    2) non capisco il nesso tra la speculazione e la crisi di USPS. Mi spiego: il crollo delle consegne non e' dovuto alla speculazione, ma alle nuove tecnologie. Io appena posso mi faccio spedire tutto il cartaceo di bollette, estratti conto ecc. sul mio indirizzo email. Risparmio carta e le informazioni mi arrivano prima.

    Ora a meno che tu non voglia equiparare la digitalizzazione della documentazione alla speculazione non vedo alcun nesso coi problemi di USPS. Che sono certamente gravi, ma che mi sembrano piu' quelli tipici dovuto all'arrivo di una nuova tecnologia sul mercato che ai finanzieri d'assalto.

    RispondiElimina
  2. ciao Eugenio, provo a risponderti:

    1) http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_28/postino_5680c73a-9a06-11df-8339-00144f02aabe.shtml

    2) effettivamante, come tu osservi, la speculazione con i licenziamenti USMP non c'entra. volevo dare la dimensione del problema della disoccupazione e ho finito per scegliere l'esempio meno adatto da metter in relazione con il resto.

    farò più attenzione. grazie.

    RispondiElimina