lunedì 8 agosto 2011

La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte



Che cos’è un Bot o un Btp? Chiedo scusa per il tono un po’ propedeutico ma mi serve per tenere in piedi un discorsetto nel tentativo, assai presuntuoso invero, di fare un po’ di chiarezza sull’esistenza o meno della Befana.

Un titolo di Stato è un’obbligazione, cioè una cambiale. È una cambiale che dà diritto, come vedremo, a chi la compra, di ricevere un tot d’interesse all’atto dell’acquisto o a determinate scadenze.

Facciamo una situazione semplice e breve: Berlusconi per mantenere le sue triremi al largo della Libia ha bisogno di denaro. Lo chiede alla Banca Centrale (BC) indebitandosi con essa, cioè emettendo una cambiale, chiamata buono del tesoro. In cambio la BC stampa un equivalente quantità di denaro che cede allo Stato pari all’importo dei titoli di stato che gli vengono ceduti in cambio (salvo un piccolo interesse per la BC, il quale serve principalmente ai blogger per scrivere cazzate sul signoraggio). In questo esempio, il denaro nasce come indebitamento dello Stato.

Naturalmente la BC ha necessità ora di piazzare i titoli di Stato, cioè le cambiali ricevute in garanzia, sul mercato. Essa ha un altro potere oltre a quello di emettere moneta, ovvero quello di fissare l’interesse sui titoli di Stato. Questo potere però è solo relativo, poiché l’interesse sui titoli, in ultima istanza, è determinato dal mercato. Chi compra i titoli di Stato, compera anche il rischio relativo al rimborso del proprio capitale investito in tali titoli. Più è alto il rischio, maggiore sarà l’interesse corrisposto.

Ed è a questo punto che entrano in scena le famigerate agenzie di rating, le quali, appunto, danno un voto al rischio dell’emittente, cioè alla solvibilità dello Stato che emette i titoli. Più è alto il rischio, minore è il rating, quindi maggiore è l’interesse pagato dall’emittente (lo Stato) sui propri titoli (in questo discorso lasciamo a parte le società che vendono garanzie sul rischio, i cosiddetti CDS (credit default swap).

Il fatto è che queste agenzie di rating non sono indipendenti (ovviamente c’è chi crede anche il contrario, ma non possiamo farci nulla). Per esempio, Standard & Poor’s  e Moody’s, agenzie che danno i voti al capitalismo di cui sono parte, sono proprietà di grandi fondi d’investimento: il primo azionista di Moody’s, con il 17% delle azioni, è il fondo Berksshire Hathaway di Warren Buffett, miliardario e speculatore simbolo americano. Il secondo azionista di riferimento di Moody’s è il fondo Capital Word Investors, con il 12% delle azioni. Questo fondo è il maggior azionista con un altro 12% di partecipazione diretta (senza contare quelle incrociate) nella corporation Mc Graw Hill di cui ho già parlato ieri e che controlla Standard & Poor’s, cioè ha i piedi ben piantati in entrambe le agenzie!

Sia Berksshire Hathaway che Capital Word Investors speculano massicciamente sulle valute che sono sottoposte a rating da parte delle agenzie che esse controllano. A confronto, il conflitto d’interessi di Berlusconi impallidisce!

E ora, se volete, potete continuare a credere alla Befana, sempre che vi porti dei bei regali.

4 commenti:

  1. ".... (salvo un piccolo interesse per la BC, il quale serve principalmente ai blogger per scrivere cazzate sul signoraggio)".... mai riso tanto in vita mia :-). In effetti i filmati sui gatti stanno a You tube come il signoraggio sta al 70% dei blog.
    Ed i filmati sui gatti sono molte volte più seri.

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  2. Mi perdoni, sto cercando di comprendere al meglio la "questione del signoraggio". Si postano molti filmati in merito e forse a causa della mia incompetenza li percepisco argomentativamente validi. Proprio adesso ne ho visionato un altro postato da "liberazione" sotto forma di comics ed in un commento critico l'editore si parla di "complotto plutogiudaicomasso e non mi ricordo...Potrebbe cortesemente dedicare qualcosa in merito, che mi aiuti a capire il limite o la criticità della "teoria del signoraggio" e quella del complotto etc..? Gliene sarei grata. Tosca
    p.s. mi risulta difficile reperire alcuni testi da lei suggeriti nelle edizioni E. R.; un altro editore andrebbe bene comunque?

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  3. sul signoraggio ho scritto qualcosina, l'ha visto?

    http://diciottobrumaio.blogspot.com/2011/06/marx-e-il-signoraggio.html

    cmq non è cosa di grande importanza. ha letto "Per la critica dell'economia politica" di Marx?

    sul denaro e la moneta veda anche la prima sezione del I libro de Il Capitale. le cose sono esposte in modo esemplarmente chiaro. in internet lo trova qui:
    http://www.criticamente.com/marxismo/capitale/Marx_Karl_-_Il_capitale_Libro_I.htm


    va bene qualunque edizione, l'importante è che sia integrale

    resto a sua disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento

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