martedì 9 agosto 2011

Goodbye blue sky



Il mio primo libraio è stato un vecchio antiquario in calle della Mandola che fumava sigari e sputava sul pavimento corroso. Mi ha insegnato la storia e la geografia dei libri meno convenzionali. Erano quelli gli ultimi anni in cui a Venezia si poteva ancora apprezzare ciò che meritava di esserlo. Per esempio i cinema e i teatri, numerosi. Si poteva vedere l’ultimo spettacolo al Malibran o al Rossini e poi andare a cicchetti alla Fiaschetteria toscana (nulla a che fare con le cose tossiche d'adesso). A quell’ora passava il pattuglione, cioè una dozzina di poliziotti in marcia che segnavano il passo (roba da film). Poi in Campo santo Stefano, dove i camerieri avevano la cortesia di lasciare, dopo la chiusura, delle sedie e un paio di tavolini per una frangia di clienti puristi che guardavano il passaggio delle stelle e gustavano la freschezza dell’aria. S’incrociavano personaggi liberi dai pregiudizi più comuni, quasi tutti estinti di lì a poco. Il mattino, se c’era ancora qualche scheo, si passava il ponte e si arrivava a prendere il caffè o la marsala in Campo san Luca, dove c’erano dei caseggiati molto antichi, credo anche gli ex locali della tipografia di Manuzio. Furono rasi al suolo da urbanisti drogati per far posto a un enorme mostro in acciaio-cemento-vetro. Una banca.  


The flames are all long gone
But the pain lingers on

2 commenti:

  1. Un disperato motivo per sperare in una giustizia retributiva oltremondana potrebbe essere il desiderio di farla pagare in qualche modo alla manica di stronzi, villani rifatti, politicanti da esilio perpetuo, capitani d'impresa da ergastolo, corrotti mammasantissima e sottopancia, il cascame antropologico che il "boom" degli anni Sessanta ha fatto uscire dalle fogne, che hanno massacrato questo Paese, ne hanno fatto strame esteticamente, culturalmente e socialmente, e continuano a prosperare sulle sue macerie.

    Perché se non c'è un dio che in qualche modo gliela fa pagare, non pagheranno mai per il male che hanno fatto.

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  2. "Perché se non c'è un dio che in qualche modo gliela fa pagare, non pagheranno mai per il male che hanno fatto".

    Scusa, potevi almeno firmarti, ovviamente con il nome Benedetto XVI.

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