lunedì 11 luglio 2011

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur


Calma, l’Italia non sta fallendo. È già fallita, come tutto il resto. Nel pianeta c’è più carta senza alcun valore che terre emerse.

Notate le spiagge affollate e le banche aperte? Anche in Grecia. Tutto procede regolarmente secondo un piano … inclinato.

Cosa scrivevo il primo luglio? Non si tratta semplicemente della crisi di un anello debole della catena dell’euro, ma del fallimento delle politiche liberiste supportate da un’ideologia scaduta che in nome della libertà di mercato ha asservito agli interessi dei più cinici filibustieri il pianeta segnando la crisi irreversibile non solo di questo sistema economico, ormai globale e integrato, ma delle stesse civiltà con le quali è venuto a contatto.

E poi? Presto anche l’Italia, come altri paesi Ue, sarà chiamata a fare i conti, per davvero, con il proprio debito pubblico e ancor più con la crisi di questo modello economico.

E intanto a Roma si discute di riforma … elettorale. 

Ma non tutto il male viene per nuocere. Sarà l’occasione buona per dare in pegno Pompei ai tedeschi e gli Uffizi ai francesi.

3 commenti:

  1. scusa, ma dov'è tutto questo liberismo? che gli Stati ci danno dentro di brutto a interferire nell'economia, con le compagnie pubbliche, con i finanziamenti alla stampa, con i finanziamenti al turismo, con le rottamazioni, con il quasi-monopolio in istruzione e sanità, con i finanziamenti all'agricoltura, con i salvataggi di banche e aziende fallite, con i finanziamenti pubblici a religioni, associazioni e quant'altro. Come si può parlare di liberismo quando la spesa pubblica è al 50% del PIL?

    RispondiElimina
  2. hai ragione, viviamo in un sistema semi-socialista

    domani un post sul capitale monopolistico e il liberismo

    RispondiElimina
  3. “I mercati” (vedi l'intervista a Vaciago sul Fatto) hanno già trovato il colpevole: è tutta colpa di B e delle sue troie, non – anche – del sistema di merda da loro voluto e nel quale sguazzano.

    Così quando per ordine di IMF e ECB chiuderanno centinaia di ospedali e scuole, venderanno il Colosseo, licenzieranno un milione di dipendenti pubblici e faranno morire di fame milioni di pensionati, la colpa sarà tutta di Papi. E il nuovo governo a targa PD, in stile Papandreou, mandando la polizia nelle strade a massacrare i dimostranti e ad avvelenare i disoccupati col CS, potrà dire che non è colpa sua, ma di chi lo ha preceduto.

    E, naturalmente, della gente. E’ sempre colpa della gente.

    RispondiElimina