martedì 19 ottobre 2010

Alla coque



Anche la libera stampa nostrana si sta accorgendo che in Francia c’è subbuglio. Il movimento di protesta però, ora come ora, è tutt’altro che diretto dai sindacati, i quali non vedono l’ora che arrivi giovedì e il Senato approvi ‘sto cazzo di “riforma” delle pensioni. Che la Francia non è l’Italia si sapeva, e quella in corso è un’ulteriore prova che le uova, i francesi, le prediligono alla coque piuttosto che regalarle ai sindacalisti.
Se la protesta assumerà i caratteri della rivolta politica contro questo ameno sistema di libero mercato nel quale i padroni continuano a realizzare profitti abnormi e i salariati a pagare i costi sociali della crisi, essa potrà avere qualche chance di successo ed offrirsi come esempio da imitare. Ma è proprio per tale motivo che politica, padronato e sindacati cercheranno in tutti i modi di stopparla.
Tutto questo segnala a quale punto sia lo scontento e la decomposizione delle strutture dello stato liberista, ma anche quanto sia ancora lontana la formazione, sia dal lato della critica che da quello del movimento reale, di un’ampia e autonoma corrente rivoluzionaria che dichiari  guerra, ad un tempo, alla vecchia società, al riformismo cialtrone, così come a tutto ciò che di obsoleto ci ha lasciato il Novecento.

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